NEW YORK (awp/ats/ans) - La rete sociale X (già Twitter) "potrebbe fallire come molti hanno previsto". L'amara ammissione del suo proprietario, Elon Musk, arriva al termine di un fine settimana di problemi tecnici e polemiche senza fine sulla sua intenzione di rimuovere la funzione di blocco degli account.

"La triste verità è che al momento non ci sono grandi reti sociali. Potremmo fallire, come molti hanno previsto, ma faremo del nostro meglio affinché ce ne sia almeno uno", afferma Musk in un post sulla sua piattaforma che, negli ultimi giorni, ha sperimentato un nuovo problema tecnico a causa del quale sono stati rimossi dal sito i link e le foto postate prima del dicembre 2014. A sparire è stato anche il selfie più ritwittato di sempre, ovvero quello di Ellen DeGeneres durante gli oscar del 2014. Il famoso scatto è stato poi reintrodotto.

Il recente problema tecnico ha probabilmente esasperato Musk, alle prese con una battaglia contro tutti e tutto per rilanciare X e farla diventare quella piattaforma che sogna da anni dove, oltre ai messaggini, è possibile eseguire transazioni finanziare e intrattenersi.

Una X quindi a tutto campo che aspira a essere una sorta di WeChat, o per dirla con le parole dell'amministratore delegato Linda Yaccarino "il futuro dell'interattività illimitata, centrato sull'audio, il video, la messaggistica e i pagamenti". Per ora quello di Musk resta un sogno, un miraggio lontano al quale però il miliardario non intende abbandonare a dispetto della concorrenza, soprattutto quella di Threads di Meta, e delle polemiche.

L'ultima in ordine temporale riguarda la funzione di blocco che vuole rimuovere perché senza senso. Per mostrare le sue motivazioni e l'inutilità della funzione, Musk di recente ha iniziato a bloccare alcuni account per far "assaggiare il sapore della medicina".

Il miliardario comunque non è l'unico a incontrare difficoltà: secondo indiscrezioni anche per Meta, con Threads, la strada non sarebbe facile, considerato che dopo il boom di iscritti iniziale qualcosa sembrerebbe esserci inceppato. Per rispondere ad alcune delle debolezze individuate dagli utenti Meta dovrebbe lanciare a breve una versione web di Threads.

Non è comunque la prima volta che il miliardario ipotizza la fine di una delle sue società. Lo scorso novembre aveva paventato la bancarotta di Twitter, e in passato quella di Tesla e di SpaceX. Era il primo aprile del 2018 quando twittò come pesce di aprile che Tesla era scivolata "completamente e totalmente in bancarotta" nonostante gli sforzi "per raccogliere fondi, anche tramite una vendita di uova di Pasqua dell'ultimo minuto".