MILANO (Reuters) - Il marchio italiano di sneaker di lusso Golden Goose, dopo aver chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 30%, punta a lanciare un nuovo prodotto in grado di espandere il proprio mercato di riferimento oltre le sneaker.

"Continueremo a innovare il nostro business, che sono le sneaker, ma ci sarà qualcosa di diverso dalle sneaker che è già pronto per essere lanciato sul mercato", ha spiegato a Reuters l'amministratore delegato Silvio Campara.

Campara, che guida il gruppo dal 2018, non ha fornito ulteriori dettagli sulla nuova gamma di prodotti. Le sneaker di Golden Goose, con una stella a cinque punte sul lato, hanno un prezzo di oltre 400 euro al paio.

Golden Goose, che vende le sue sneaker con la stella a oltre 400 euro al paio, ha già diversificato la propria gamma di prodotti negli ultimi anni con l'inclusione di abbigliamento e accessori, con particolare attenzione alla pelletteria.

Il gruppo, fondato a Venezia nel 2000, ha registrato ricavi per 501 milioni di euro lo scorso anno, grazie soprattutto alla forte crescita nelle Americhe e dei canali retail e online.

Il mercato d'oltreoceano è quello in cui il gruppo ha visto la crescita maggiore lo scorso anno, con un aumento delle vendite del 55%, seguito dalla regione Emea. Un trend positivo che continua nel 2023.

"Quest'anno è iniziato molto bene in tutte le aree", ha detto Campara.

Il manager ha detto di credere che il gruppo possa aumentare la propria quota di mercato, dal momento che ha aumentato solo leggermente i propri prezzi, con un aumento medio totale dal 5% al 6% in tre anni, molto meno dei suoi concorrenti.

"Questo ha aiutato Golden Goose a costruire un rapporto di grande fiducia con i clienti", ha detto.

L'azienda ha in programma l'apertura di altri 20 nuovi negozi quest'anno, un ritmo simile a quello dell'anno precedente, ha affermato Campara.

Golden Goose è stata acquisita dal fondo di private equity Permira da Carlyle nel 2020 e il gruppo è stato valutato 1,3 miliardi di euro, secondo quanto affermato all'epoca dalle fonti.

L'anno scorso il gruppo ha acquistato il suo principale fornitore Italian Fashion Team, portando in casa circa il 40% della produzione, e potrebbe continuare su questa strada.

"[L'acquisizione] che abbiamo fatto l'anno scorso non sarà l'ultima... di sicuro abbiamo altre acquisizioni in cantiere", ha detto Campara, riferendosi alla supply chain.

L'Ad ha quindi spiegato che questo permette all'azienda di essere flessibile e di garantirsi la manodopera specializzata "che è molto difficile trovare di questi tempi".

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Claudia Cristoferi)