Il produttore portoghese di pasta di legno e carta Navigator ha registrato martedì un crollo del 39% nell'utile netto del quarto trimestre, in quanto il calo della domanda e dei prezzi ha fatto diminuire le vendite rispetto all'anno precedente. L'azienda ha registrato un utile di 74,2 milioni di euro tra ottobre e dicembre, in calo rispetto ai 122 milioni di euro di un anno fa. Navigator, che vende oltre l'80% della sua produzione all'estero in ben 130 Paesi, ha dichiarato che le sue vendite sono scese del 23,3% nel quarto trimestre rispetto a un anno fa, a 492,7 milioni di euro, ma sono aumentate del 2% rispetto al terzo trimestre. In una dichiarazione, l'azienda ha affermato che le vendite di carta sono diminuite del 12% rispetto al quarto trimestre del 2022, a 322.000 tonnellate metriche, ma sono aumentate del 17% rispetto al trimestre precedente.

I produttori europei di cellulosa e carta hanno lottato contro i costi più elevati, il calo della domanda e il destoccaggio dei clienti, che hanno ridotto i profitti nel corso del 2023.

Navigator ha affermato che, nel segmento della carta, "si prevede un miglioramento degli ordini nel primo trimestre", in linea con una tendenza osservata da settembre, mentre la crisi del Canale di Suez sta contribuendo ad aumentare i tempi di consegna dalle cartiere ai distributori di carichi provenienti dall'Asia.

"Nonostante l'attuale contesto di rallentamento economico e di estrema incertezza, è prevedibile che la ripresa della domanda, la riduzione dell'offerta in Europa e la forte pressione sui costi contribuiranno a invertire il corso discendente dei prezzi della carta in Europa e in alcuni mercati internazionali", ha affermato.

L'utile prima degli interessi, delle tasse, del deprezzamento e dell'ammortamento (EBITDA) è sceso del 32,2% a 125 milioni di euro, mentre il margine EBITDA, una misura della redditività, è sceso al 25,4% nel quarto trimestre rispetto al 28,7% di un anno fa.

Per l'intero anno, l'utile netto è sceso del 30% a 274,9 milioni di euro, ma è stato "comunque superiore del 29% rispetto alla media degli ultimi cinque anni". L'EBITDA è sceso del 32% a 501,5 milioni di euro. (Relazione di Sergio Goncalves; Redazione di David Gregorio)