MILANO (MF-DJ)--"Il credito cooperativo è uno solo. È stato un peccato che dalla riforma siano nati tre gruppi diversi e il mio auspicio è che si torni presto all'unità». L'esortazione arriva da Francesco Liberati, classe 1937, presidente della Bcc di Roma. Proprio nella banca capitolina, dall'allora Cassa Rurale e Artigiana dell'Agro Romano, Liberati ha trascorso tutta la carriera assumendo incarichi crescenti fino a salire alla presidenza nel 2000. «Dal primo sportello, aperto alla borgata Finocchio nel 1954, siamo arrivati oggi a 188 sportelli tra Lazio, Umbria, Abruzzo e cinque province del Veneto. In questi anni non sono mancati momenti di difficoltà ma la banca ha continuato a crescere facendo leva sui dipendenti e sulla vicinanza alle famiglie e alle imprese del territorio», ricorda Liberati, seduto nella sala consiglio della sede di rappresentanza della banca, a due passi da Via Veneto. «Il 2020 è stato di certo l'anno più temibile e imprevedibile, ma anche quello in cui la banca ha chiuso il bilancio con l'utile più alto della sua storia: 36 milioni.

Domanda. Che conseguenze ha avuto un anno di Covid sull'attività della Bcc Roma?

Risposta. Con il distanziamento sociale è stato difficile lavorare. La nostra è una banca cresciuta sulle relazioni personali con le famiglie e gli imprenditori del territorio. Abbiamo tenuto aperti gli sportelli anche nel periodo di blocco totale delle attività e l'impegno ha premiato con una crescita sia della raccolta, salita del 7,3% a 12,8 miliardi, sia degli impieghi, in aumento del 10,4%, a quasi 9 miliardi. L'utile di 36 milioni, in aumento del 36%, è il più alto di sempre. Di tale profitto 30 milioni saranno destinati a patrimonio e 3,5 milioni andranno in iniziative di beneficenza sui territori per sostenere chi in questi mesi di Covid si trova in difficoltà. Intanto i fondi propri della banca hanno raggiunto quota 802 milioni e il Cet1 e il total capital ratio sono saliti al 16,2%, con un rapporto netto tra npl e impieghi sceso dal 5,3 al 3,4%. Anche i primi mesi del 2021 stanno ricalcando la crescita registrata nel 2020.

D. Un sostegno alla tenuta del sistema è arrivato dal governo con strumenti come la garanzia sui finanziamenti e le moratorie sui debiti. Quale è stato il loro peso sulla vostra attività e cosa temete dalla fine di questi provvedimenti?

R. La banca nel 2020 ha erogato 905 milioni di finanziamenti con garanzia dello Stato a favore di circa 13 mila pmi, con moratorie su finanziamenti dei prestiti superiori a 1,5 miliardi. La speranza è che le moratorie vengano ulteriormente prorogate almeno sino a fine anno. Non tanto per le famiglie, che rappresentano il 60% della nostra attività e che sembrano riuscire a far fronte a questo momento difficile, quanto per le imprese, che sono state costrette a rallentare se non a fermare l'attività. Abbiamo grossi timori; circa il 38% delle moratorie che abbiamo sono scadute, il 25% ha iniziato a pagare e un altro 13% ha visto scadere la moratoria ma non ancora la rata. Segnalo che i nostri indici di patrimonio sono in aumento nonostante gli affetti negativi della nuova definizione europea di default, che ha fatto crescere del 5% le partite deteriorate.

D. Vista la vostra solidità patrimoniale e considerando che siete la banca più grande aderente al gruppo Iccrea, farete altre acquisizioni di bcc quest'anno?

R. Siamo sempre pronti ad aggregazioni; del resto Bcc di Roma è il frutto di 22 acquisizioni e fusioni realizzate negli anni. Vista anche la pandemia, appare scontato che le aggregazioni, anche nel mondo del credito cooperativo, continueranno ma dovrà essere la nostra capogruppo a chiederlo. Con il passaggio in Iccrea abbiamo rafforzato la nostra posizione e integrato diverse funzioni riducendo i costi, ma abbiamo ceduto anche le funzioni di controllo.

D. La pandemia riaprirà anche il capitolo di un'integrazione tra i tre gruppi bancari cooperativi nati con la riforma, ossia Iccrea, Cassa Centrale Banca e le casse rurali?

R. La mia speranza è sempre stata che si partisse subito tutti insieme. Il credito cooperativo è uno soltanto e continuo a sperare nell'unità. Magari ora che sembra sfumata l'opzione Carige per Cassa Centrale torneremo a parlarne.

fch

(END) Dow Jones Newswires

April 20, 2021 06:03 ET (10:03 GMT)