Costretti a chiudere gli impianti lo scorso anno, i produttori di auto devono ora confrontarsi con la crescente competizione del settore dell'elettronica di consumo per ottenere consegne di chip. Il problema è stato anche reso più grave dalle difficoltà che la pandemia ha comportato per le catene di distribuzione.

Le auto sono sempre più dipendenti dai chip per qualsiasi cosa: dalla gestione digitalizzata del motore per un maggior risparmio di benzina fino a dispositivi di assistenza ai guidatori come ad esempio la frenata di emergenza.

Parlando ieri durante la presentazione di un paio di veicoli elettrici, il Ceo di Daimler Ola Källenius ha detto che, benché l'azienda speri che le proprie forniture migliorino nel quarto trimestre, la domanda in forte crescita di semiconduttori potrebbe comportare problemi di quantità per il settore almeno fino al 2023, anche se la carenza potrebbe essere meno severa per allora.

"Diversi fornitori di chip hanno parlato di problemi strutturali con la domanda", ha detto Kallenius. "Questo potrebbe influenzare il 2022, mentre la situazione potrebbe essere più rilassata nel 2023".

L'IAA Mobility Show di Monaco è il primo grande evento dell'industria automobilistica dall'inizio della pandemia.

Malgrado la carenza di microchip, il membro del board di Daimler Britta Seeger ha detto che l'azienda non ritiene che i suoi obiettivi di lungo termine per i veicoli elettrici saranno penalizzati.

Produttori come la statunitense General Motors l'indiana Mahindra e la giapponese Toyota hanno drasticamente ridotto la produzione e le previsioni relative alle vendite, viste le difficoltà nel reperire i chip, rese ancora più gravi da una recrudescenza di Covid in alcuni hub di produzione in Asia.

Appena la scorsa settimana, la cinese Nio Inc -- che produce veicoli elettrici -- ha tagliato le previsioni di consegna per il terzo trimestre a causa di incertezze e volatilità nell'approvvigionamento di semiconduttori.

Il Ceo di Renault Luca De Meo ha detto oggi che le carenze di semiconduttori sono più gravi di quanto ci si attendesse nel corso del terzo trimestre, ma che la situazione dovrebbe migliorare nel quarto trimestre.

Il fornitore di componenti per automobili Bosch ha detto di attendersi un allentamento della carenza nei prossimi mesi, ma che gli approvvigionamenti saranno problematici ancora l'anno prossimo.

Il Ceo di Bmw Oliver Zipse ha detto di attendersi problemi con gli approvvigionamenti per buona parte del 2022.

"Mi attendo che le generali ristrettezze delle catene di approvvigionamento proseguano per i prossimi 6-12 mesi" ha detto Zipse.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)