TREVI - FINANZIARIA INDUSTRIALE S.p.A.: il Consiglio di Amministrazione approva il resoconto intermedio di gestione al 30 giugno 2021

  • In crescita del 34% gli ordini acquisiti a 319, 5 milioni di Euro (237,8 a giugno 2020)
  • In crescita del 35% il portafoglio ordini a 428,8 milioni di Euro (317,4 al 31 dicembre 2020)
  • Ricavi a 216,5 milioni di Euro (238,4 milioni di Euro a giugno 2020) in calo del 9%
  • EBITDA ricorrente a 20 milioni di Euro (34,3 milioni di Euro a giugno 2020) in calo del 42%
  • Risultato operativo a -4,5 milioni di Euro (7,2 milioni di Euro a giugno 2020)
  • Utile netto di Gruppo pari a -29,2 milioni di Euro (251,5 milioni di Euro a giugno 2020)
  • Posizione Finanziaria Netta totale pari a 263,0 milioni di Euro (269,0 milioni di Euro a giugno 2020)

Cesena, 29 settembre 2021 - Il Consiglio di Amministrazione di Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito anche "Trevifin" o la "Società "), presieduto da Luca d'Agnese, ha esaminato ed approvato il resoconto

intermedio di gestione del Gruppo Trevi relativo al primo semestre 2021.

Principali risultati economici consolidati

(in migliaia di Euro)

30/06/2021

30/06/2020

Variazione

Variazione %

Ricavi Totali

216.453

238.383

(21.930)

-9%

EBITDA Ricorrente

19.999

34.320

(14.321)

-42%

EBITDA

18.678

32.256

(13.578)

-42%

Risultato Operativo (EBIT)

(4.455)

7.183

(11.638)

na

Risultato netto da attività in funzionamento

(28.531)

258.352

(286.883)

na

Risultato netto da attività discontinuate

0

(10.601)

10.601

na

Risultato netto dell'esercizio

(28.531)

247.751

(276.282)

na

Risultato netto di Gruppo

(29.249)

251.470

(280.719)

na

Portafoglio lavori ed ordini acquisiti

(in migliaia di Euro)

30/06/2021

31/12/2020

Variazione

Variazione %

Portafoglio lavori

428.759

317.458

111.301

35%

(in migliaia di Euro)

1° semestre 2021

1° semestre 2020

Variazione

Variazione %

Ordini acquisiti

319.506

237.887

81.619

34%

Posizione finanziaria netta del Gruppo Trevi

(in migliaia di Euro)

30/06/2021

31/12/2020

Variazione

Variazione

%

Posizione finanziaria netta totale

(263.018)

(269.447)

6.429

2%

Organico di Gruppo

30/06/2021

31/12/2020

Variazione

Variazione %

Numero dipendenti

3.279

3.704

(425)

-11%

1

Andamento operativo del semestre

I ricavi totali ammontano a 216,5 milioni di Euro al 30 giugno 2021, rispetto ai 238,4 del 30 giugno 2020, in calo di circa 22 milioni di Euro. Si ricorda che tali valori si riferiscono esclusivamente alle attività di ingegneria del sottosuolo della Divisione Trevi e della Divisione Soilmec, core business del Gruppo.

Gli indicatori EBITDA ricorrente ed EBITDA al 30 giugno 2021 sono pari, rispettivamente, a circa 20 e 18,7 milioni di Euro. La differenza tra essi, pari a 1,3 milioni, è legata a proventi ed oneri di natura straordinaria e/o non ricorrenti nella gestione. La citata e prevista riduzione dell'EBITDA ricorrente rispetto al periodo precedente è pari a circa 14,3 milioni di Euro.

L'EBIT al 30 giugno 2021 è negativo per 4,5 milioni di Euro (7,2 milioni di Euro positivi nel primo semestre 2020) per effetto di ammortamenti e svalutazioni.

Il risultato netto di pertinenza del Gruppo al 30 giugno 2021 è negativo per 29,3 milioni di Euro (251,5 milioni di Euro positivi nel primo semestre 2020). Si ricorda che il risultato netto del primo semestre del 2020 era positivamente influenzato dagli effetti dell'implementazione dell'operazione di ripatrimonializzazione e di ristrutturazione dell'indebitamento completata il 29 maggio 2020, che aveva generato complessivamente un effetto netto positivo di circa 280,3 milioni di Euro, influenzando i proventi e oneri finanziari del Gruppo.

Nel corso del primo semestre 2021 il Gruppo ha proseguito le operazioni e gli sforzi per far fronte agli effetti della pandemia Covid-19 che si è diffusa in Italia ed a livello globale a partire dal primo trimestre del 2020 (si veda il successivo paragrafo "Covid-19"); il Gruppo ha altresì intensificato l'attività commerciale per acquisire ordini ed aumentare il portafoglio ordini, ricostituendolo ad un livello tale da garantire la prosecuzione della fase di recupero economico e finanziario del Gruppo, ed ha gestito le trattative con le banche (le "Banche Finanziatrici") resesi necessarie a fronte del mancato rispetto dei parametri finanziari previsti al 31 dicembre 2020 dell'accordo di ristrutturazione ex art. 182 bis l.fall. sottoscritto in data 5 agosto 2019 (di seguito anche l'"Accordo di Ristrutturazione").

L'attività commerciale ha permesso l'acquisizione di ordini per 319,5 milioni di Euro nei primi sei mesi del 2021, +34% rispetto al medesimo periodo del 2020. In particolare, la Divisione Trevi ha acquisito ordini per 241,6 milioni di Euro (+19% rispetto al 2020), mentre la Divisione Soilmec ha acquisito ordini per 80,9 milioni di Euro (+208% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente). Il portafoglio ordini al 30 giugno 2021 è pari a 429 milioni di euro (di cui 373 milioni di Euro per la Divisione Trevi e 56 milioni di euro per la Divisone Soilmec). Il portafoglio del Gruppo era pari a 317 milioni di Euro al 31 dicembre 2020 e pari a 374,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019.

Per quanto riguarda le trattative con le Banche Finanziatrici, si ricorda che, in data 31 gennaio 2021, la Società ha comunicato al mercato che, sulla base delle informazioni preliminari disponibili a tale data in relazione all'andamento della gestione nell'esercizio 2020 - influenzato anche dagli effetti negativi della pandemia da Covid-19 sull'economia mondiale che ha condizionato l'attività del Gruppo - era possibile prevedere che, in sede di approvazione del bilancio consolidato del Gruppo Trevi, si sarebbe verificato il mancato rispetto di uno dei parametri finanziari stabiliti nell'Accordo di Ristrutturazione, segnatamente il rapporto tra

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indebitamento finanziario netto ed EBITDA ricorrente consolidati. Successivamente, il 24 febbraio 2021, Trevifin ha informato il mercato circa l'avvio delle interlocuzioni con le Banche Finanziatrici volte all'individuazione delle modifiche agli accordi in essere necessarie per fare fronte al prevedibile mancato rispetto di uno dei parametri finanziari stabiliti nell'Accordo di Ristrutturazione in occasione dell'approvazione del bilancio consolidato per l'esercizio 2020. La Società ha, inoltre, informato il mercato circa il fatto che, sulla base delle informazioni preliminari disponibili a tale data, relative all'andamento della gestione nell'esercizio 2020, e delle ulteriori analisi allora in corso sulle prospettive della Società nell'attuale contesto di mercato, fortemente condizionato dagli effetti provocati a livello globale dalla diffusione della pandemia da Covid-19, emergeva un generale rallentamento nel raggiungimento degli obiettivi individuati nel piano industriale 2018-2022, che apparivano pertanto non interamente realizzabili nell'arco temporale considerato. In considerazione di ciò, nelle interlocuzioni avviate con le Banche Finanziatrici, la Società ha avanzato l'ipotesi sia di concessione degli usuali waiver e modifiche ai parametri finanziari originariamente fissati nell'Accordo di Ristrutturazione, sia nell'ipotesi di rideterminazione di alcune scadenze previste nell'esercizio in corso in relazione a talune esposizioni. Inoltre, in data 23 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano industriale 2021-2024 aggiornato al fine di tenere conto del rallentamento registrato nell'esercizio concluso il 31 dicembre 2020 e delle prospettive del Gruppo Trevi nell'attuale contesto di mercato, fortemente condizionato dagli effetti provocati a livello globale dalla diffusione della pandemia da Covid-19 (il "Piano Consolidato Aggiornato"). Il piano è stato aggiornato sia negli obiettivi quantitativi, sia nella sua proiezione temporale, portata fino all'esercizio 2024, nel rispetto delle originarie linee strategiche e confermando comunque il raggiungimento degli obiettivi di risanamento, seppure in un arco temporale più ampio rispetto alle iniziali previsioni.

Importanti attività sono state svolte, inoltre, per migliorare la qualità dei sistemi informativi del Gruppo nel primo semestre raggiungendo importanti obiettivi: il 28 giugno è avvenuto il go-live del sistema informativo SAP per le società Trevi Finanziaria Industriale SpA e Trevi SpA. e nel mese di giugno 2021 è stato avviato anche il nuovo sistema di CRM (Customer Relationship Management) Microsoft Dynamics per supportare l'attività commerciale dell'intera Divisione Trevi, uniformandola alla Divisione Soilmec, che già lo utilizzava. Si ricorda che l'avvio in esercizio del sistema SAP fa seguito all'installazione del sistema di consolidamento e reporting Tagetik, avvenuto nel luglio del 2020, e all'avvio del sistema di tesoreria centralizzata (primo modulo SAP) integrato con Home Banking, avvenuto nel novembre del 2020. Sul sistema di tesoreria centralizzata oggi sono gestiti i flussi finanziari di oltre 30 società del Gruppo.

Al 30 giugno 2021 il Patrimonio Netto dalla Società Trevi Finanziaria Industriale SpA è risultato pari a 116,4 milioni di Euro (128,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2020), mentre al 30 giugno 2021 il Patrimonio Netto del Gruppo è risultato pari a 102,1 milioni di Euro (123,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2020), mentre il Patrimonio Netto Consolidato è risultato pari a 98,6 milioni di Euro (120,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2020).

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Il contesto di mercato

Nel primo semestre del 2021 il persistere della pandemia Covid-19 a livello globale ha continuato ad influenzare negativamente lo scenario macroeconomico mondiale, anche se si intravedono alcuni segnali di ripresa.

Pur sussistendo misure straordinarie di limitazione alla circolazione di merci e persone e di chiusura di stabilimenti e di attività produttive, oltre a obblighi di quarantena, la progressione della campagna di vaccinazione nell'area Euro ha comunque rappresentato un passo in avanti importante nel processo di risoluzione della crisi sanitaria in atto, anche se le nuove varianti lasciano ancora qualche dubbio sul futuro.

A differenza del 2020, il prezzo dei prodotti petroliferi ha visto un progressivo aumento da gennaio in previsione di un incremento globale della domanda. Come immediata conseguenza si sono verificati incrementi nei settori di produzione delle principali materie prime, trainato da un brusco aumento della domanda globale sulla scia dei primi segnali di ripresa. Da sottolineare per esempio l'importante incremento del prezzo del ferro che, a livello globale, ha influenzato negativamente il mondo delle costruzioni.

Per fare fronte alla crisi economica, numerosi Governi dei Paesi colpiti e diverse entità sovranazionali hanno adottato misure straordinarie fin dalla fine del primo semestre 2020 per sostenere i redditi delle famiglie, la liquidità delle imprese e garantire l'accesso al credito. A seguito di queste misure e grazie al progredire delle campagne di vaccinazione, si sono rilevati diffusi segnali di ripresa a livello globale, che stanno dando già i primi risultati. Purtroppo, si nota una situazione molto disomogenea nei vari mercati, che è fondamentalmente legata alla capacità o meno dei singoli Governi di implementare una politica vaccinale valida e tempestiva (in Europa e in USA si evidenziano importanti azioni, mentre in Sud America, Estremo Oriente ed Africa si riscontrano ritardi).

Sempre in ottica di contrasto alla crisi economica, molti Governi, soprattutto quelli delle economie più avanzate (Europa e Nord America in primis) hanno pianificato imponenti investimenti infrastrutturali come volani di ripresa per le economie messe in ginocchio dalla pandemia, in quanto questo tipo di interventi hanno un ritorno diretto in termini di PIL dei Paesi investitori e creano posti di lavoro sia diretti, sia nell'indotto attraverso tutta la filiera produttiva.

Le acquisizioni ed il portafoglio

Le acquisizioni di ordini del Gruppo Trevi nel corso del primo semestre del 2021 ammontano a circa 320 milioni di Euro, rispetto ai 238 milioni circa del medesimo periodo dell'anno precedente, di cui circa 242 milioni relativi alla Divisione Trevi (203 milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2020) e 81 milioni nella Divisione Soilmec (35 milioni nel corrispondente periodo del 2020), al lordo degli ordini intra- divisionali.

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Il portafoglio ordini al 30 giugno 2021 del Gruppo Trevi è pari a 429 milioni di Euro (400 milioni di Euro al 30 giugno 2020). Per quanto riguarda l'articolazione per Divisione, 373 milioni di Euro si riferiscono alla Divisione Trevi (357 milioni di Euro al 30 giugno 2020), mentre 56 milioni si riferiscono alla Divisione Soilmec (43 milioni al 30 giugno 2020), includendo anche il portafoglio verso la Divisione Trevi.

L'andamento della gestione

I ricavi totali del Gruppo Trevi al 30 giugno 2021 ammontano a 216,5 milioni di Euro, in flessione di circa 22 milioni di Euro al 30 giugno 2020 (238,4 milioni di Euro). A livello internazionale il mercato evidenzia segnali di ripresa, grazie alla estesa campagna di vaccinazione, che ha ridotto la diffusione della pandemia Covid-19, benché soprattutto nel corso del primo trimestre i governi di numerosi paesi in cui gli effetti della pandemia hanno avuto un maggior impatto abbiano continuato ad adottare misure restrittive alla circolazione di persone e merci, obblighi di quarantena e si siano verificati rallentamenti o chiusura di diverse attività produttive.

Oltre alle opportunità di crescita previste nel mercato delle costruzioni, la ripresa dell'economia è dovuta principalmente alla pianificazione di importanti interventi infrastrutturali che molti Governi attuano per dare slancio e impulso alle economie dei singoli paesi.

Per quanto concerne il Gruppo, nonostante le difficoltà dello scenario internazionale e benché alcune importanti commesse siano state completate, a partire dal secondo trimestre 2021 si è registrato un aumento dei volumi prodotti, la ripresa delle acquisizioni e la conseguente crescita del portafoglio ordini.

Alla ripresa hanno contribuito alcuni fattori chiave, peculiari del Gruppo: la forte capacità di adattamento alle situazioni estreme e difficili, il know-how ingegneristico di eccellenza, il forte orientamento alla soddisfazione del cliente ed il riconoscimento del Gruppo Trevi come partner tecnologico affidabile.

Di seguito alcune considerazioni sull'andamento della Divisione Trevi per area geografica. In Europa, i volumi di ricavi sono risultati in contrazione rispetto al primo semestre 2020, per la conclusione dei lavori relativi al grande cantiere F4 a Francoforte, mentre il nuovo cantiere di Alte Akademie a Monaco è partito a rilento a causa di problemi di timeline dei lavori. In Francia sono terminati tutti i cantieri della Metropolitana di Parigi, mentre nel 1° Semestre 2020 aveva contribuito molto positivamente il cantiere Anse du Portier a Montecarlo, terminato nel luglio del 2020. Positivi contributi ai volumi sono derivati dalla Norvegia, grazie al progetto Drammen, dove si è riusciti a realizzare performance produttive molto positive e si sono ottenuti riconoscimenti relativi a stand-byrates coprendo parte dei costi di cantiere sostenuti durante il lockdown. In Far East i volumi sono risultati in forte crescita nelle Filippine rispetto al primo semestre 2020, in parte per gli effetti negativi del Covid nel 2020 e in parte per l'andamento positivo di alcuni dei progetti principali: NSCR CP-01 (Mainline, TP & Depot), JG Summit Expansion Phase 1, MRT 7 Guideway & Stations, NLEX-SLEX Connector Road Section. Positivi contributi sono arrivati anche da Hong Kong, dove sono state formalizzate importanti variazioni contrattuali del progetto per l'ampliamento dell'Aeroporto Internazionale e del progetto Tung Chun New Town Extension. In Australia, invece, è giunto a conclusione il progetto Forrest Field Airport Link con Salini (attività di ground freezing). In Medioriente si evidenzia una contrazione dei volumi in

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Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. published this content on 29 September 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 29 September 2021 21:31:08 UTC.