Dopo l'attacco israeliano contro l'Iran, diverse compagnie aeree hanno evitato lo spazio aereo nella regione.

Come mostrano i dati di Flightradar24 di venerdì, numerose compagnie hanno deviato o cancellato voli sopra Israele, Iran e Iraq per motivi di sicurezza. In Israele, l'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv è stato chiuso fino a nuovo avviso. La compagnia aerea israeliana El Al ha sospeso i propri voli da e per Israele. Anche lo spazio aereo iraniano è stato chiuso, secondo i media di stato, così come quello della Giordania e dell'Iraq. Quest'ultimo ha inoltre sospeso tutte le operazioni nei propri aeroporti.

Air India, che per i collegamenti con Europa e Nord America sorvola abitualmente l'Iran, ha dichiarato che diversi voli sono stati deviati o sono tornati all'aeroporto di partenza. Tra questi figurano collegamenti da New York, Vancouver, Chicago e Londra. A Dubai, diversi voli in arrivo sono stati dirottati. Un volo Emirates da Manchester, ad esempio, è stato deviato su Istanbul. La compagnia low-cost Flydubai ha comunicato di aver sospeso i voli per Amman, Beirut, Damasco, in Iran e in Israele. Numerosi altri voli sono stati cancellati, deviati o sono rientrati agli aeroporti di origine. Qatar Airways ha cancellato venerdì i due voli previsti per la capitale siriana Damasco, come evidenziato dai dati di Flightradar24.

Quando sono emerse le prime notizie sugli attacchi all'Iran, diversi aerei di compagnie come Emirates da Dubai, Lufthansa e Air India si trovavano già sopra lo spazio aereo iraniano. Non sono giunte dichiarazioni immediate da Emirates e Lufthansa.

(Servizio di Lisa Barrington, scritto da Christian Götz, editing di Elke Ahlswede. Per eventuali domande si prega di contattare la nostra redazione a berlin.newsroom@thomsonreuters.com (per politica ed economia) o frankfurt.newsroom@thomsonreuters.com (per aziende e mercati).