NEW YORK (awp/ats/ans) - L'ex capo della sicurezza di Uber, Joe Sullivan, è colpevole di aver nascosto alle autorità l'attacco hacker che ha colpito gli account di oltre 57 milioni di utenti e autisti della società nel 2016.

Secondo quanto riporta il "New York Times", Uber ha tenuto nascosto l'incidente fino all'arrivo di Dara Khosrowshahi alla guida della società nel 2017.

Sullivan avrebbe pagato 100'000 dollari agli hacker e avrebbe fatto firmare loro un accordo di riservatezza.