ZURIGO (awp/ats) - Perquisizioni in alcune filiali di UBS in Germania: nell'ambito di un'inchiesta nei confronti del magnate russo Alisher Usmanov sono stati passati al setaccio oggi i locali della banca svizzera a Francoforte e a Monaco di Baviera.

La notizia è stata diffusa dal sito internet del settimanale tedesco Der Spiegel. Contattato dall'agenzia Awp, l'istituto si limita a confermare le perquisizione, aggiungendo che coopera con le autorità: non vengono forniti altri dettagli.

Usmanov è indagato dalla procura generale di Francoforte per sospetto riciclaggio di denaro, per violazione della legge tedesca sul commercio estero e sui pagamenti, nonché per evasione fiscale. Stando a Der Spiegel il raid odierno degli inquirenti è volto a raccogliere prove nei suoi confronti: non sono state rivolte accuse nei confronti dei dipendenti della banca.

Già nel corso del mese di settembre gli investigatori del BKA (Bundeskriminalamt, ufficio federale della polizia criminale) avevano perquisito diverse proprietà di Usmanov sul Tegernsee, un lago in Baviera, sequestrando documenti e oggetti di valore. In seguito era stato anche controllato il panfilo Dilbar, appartenente all'indagato, all'ancora nel porto di Brema. Secondo Der Spiegel le autorità hanno confiscato oggetti d'arte per un valore stimato di cinque milioni di euro, tra cui un quadro del pittore franco-russo Marc Chagall (1887-1985).

Di origine uzbeka, Usmanov ha 69 anni ed è proprietario di diverse aziende e media, fra cui il quotidiano Kommersant e (parzialmente) Metalloinwest, il più grande produttore russo di minerale di ferro. In base ai calcoli della testata economica Forbes il suo patrimonio è attualmente valutato a 14,6 miliardi di dollari, l'equivalente di 14,4 miliardi di franchi. Nel febbraio 2022 è stato colpito da sanzioni dell'Ue sulla scia dell'intervento militare russo in Ucraina.

La notizia delle perquisizioni sembra avere un certo impatto in borsa: il titolo UBS è in calo di oltre l'1%, in un mercato generalmente orientato al rialzo frazionale e con Credit Suisse - che dopo mezzogiorno ha confermato la chiusura di 14 filiali in Svizzera - in progressione di circa mezzo punto percentuale.