UBS potrebbe aver bisogno di conservare da 10 a 15 miliardi di dollari di capitale in eccesso, dopo che il governo svizzero questa settimana ha presentato piani per requisiti di capitale più severi per la banca allargata, ha stimato giovedì Autonomous Research.

Nel suo caso base, UBS avrebbe bisogno di 200-300 punti base in più nel Common Equity Tier 1 Ratio (CET1 Ratio), una misura della resilienza di una banca, che "richiederebbe la conservazione di circa 10-15 miliardi di dollari di capitale CET1 incrementale nei prossimi anni", ha scritto l'analista Stefan Stalmann in una nota ai clienti.

La necessità di trattenere un tale importo potrebbe "intaccare seriamente" le attuali aspettative di riacquisto delle azioni di UBS, ha aggiunto.

Nel caso peggiore di un "vento contrario", UBS si troverebbe ad affrontare fino a 700 punti base in più per il suo rapporto CET1, ha detto Stalmann, anche se ha avvertito che le sue stime si basano in parte su congetture perché il Governo svizzero non ha quantificato il capitale extra che ritiene che l'UBS allargata debba detenere.

UBS ha rifiutato di commentare.

Stalmann, che ha dichiarato di mantenere un rating neutro sulle azioni di UBS, ha detto che le raccomandazioni del Governo, che fanno parte degli sforzi della Svizzera per proteggere il Paese da una ripetizione del crollo del Credit Suisse, porteranno all'incertezza.

Questo perché il Governo prevede di finalizzare i suoi piani normativi solo nella prima metà del 2025, il che, ha detto, "è destinato a creare un lungo periodo durante il quale gli investitori, ma anche UBS stessa, dovranno affrontare un'elevata incertezza sulla pianificazione del capitale a medio termine e sulle prospettive di pagamento".

Le azioni di UBS, che hanno avuto un'impennata da quando la banca ha accettato un'acquisizione di salvataggio del Credit Suisse un anno fa, sono scese bruscamente mercoledì e sono scese di un altro 2,5% giovedì, in linea con i cali dei titoli bancari europei.

Il Ministero delle Finanze svizzero ha dichiarato mercoledì che le sue raccomandazioni "too big to fail" prevedono requisiti patrimoniali più severi per UBS e altre banche di importanza sistemica dopo il salvataggio di Credit Suisse.

Ma UBS potrebbe impiegare anni per sentirne il peso, dato che i piani delineati dal Governo sono poco dettagliati e preannunciano un tortuoso processo politico per inserirli nella legge. (Servizio di Noele Illien, a cura di Tommy Reggiori Wilkes e Chris Reese)