ROMA (MF-DJ)--È stata una settimana molto difficile per il mercato azionario italiano, con l'indice Ftse Mib che si portava in dote la violenta battuta d'arresto di venerdì 10 giugno, sulla scia della quale

aveva ceduto l'importante supporto grafico a 22.800 punti.

L'apertura in gap down di lunedì ha quindi confermato lo slancio

negativo dei prezzi anche se l'andamento delle sedute successive

ha poi ricondotto la dinamica settimanale a una fase sostanzialmente laterale, ancorché molto nervosa, sostenuta da un supporto in area 21.700-21.600. Certo, il saldo complessivo rimane fortemente negativo, ma il fatto che la discesa, almeno come estensione massima, si sia consumata quasi del tutto nella parte iniziale dell'ottava, lascia aperto un piccolo spiraglio per una reazione.

In questo senso, sarà però solo il recupero di 22.800 punti a fornire un primo concreto segnale di forza, che tra l'altro dovrà fare i conti con la volatilità molto spinta di questa fase. Considerando il difficile contesto generale, sono pochi i titoli che nel corso dell'ultima ottava hanno offerto chiare dimostrazioni di forza, ma tra questi si segnala certamente Unicredit.

Il titolo ha trovato un valido sostegno in area 9,25-9,20 euro e su questo livello ha costruito una reazione che a metà settimana sembrava poter addirittura annullare la violenta correzione di venerdì scorso. La resistenza chiave a quota 10,50 è rimasta poi inviolata e Unicredit è scivolata di nuovo al di sotto dei 10 euro, ma nel complesso ha comunque sempre offerto un'ottima capacità di tenuta. Unicredit sembra pronta ad accelerare nuovamente al rialzo, non appena il quadro tecnico generale offrirà un minimo spiraglio. Attenzione in questo senso proprio all'eventuale breakout di 10,50 euro, che esprimerà un chiaro segnale di forza. (Alberto Micheli)

gug


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June 20, 2022 02:13 ET (06:13 GMT)