MILANO (MF-DJ)--Piazza Affari accelera al ribasso, -0,82%, in scia ai segni meno a Wall Street: Dow Jones -0,43% e Nasdaq 100 -1,46%.
Sul fronte macro da segnalare che il miglioramento del ciclo economico negli ultimi mesi ha portato a una revisione della stima del Pil per il 2022 di +1,1 punti percentuali (da 2,8% a +3,9), della spesa delle famiglie(+1,4 punti percentuali) e degli investimenti (+1,1 pp). Lo rileva l'Istat spiegando che la revisione al ribasso del commercio e del Pil mondiale, spiega ha determinato una riduzione delle previsioni per il Pil nel 2023 (-1,5 punti percentuali, da 1,9% a 0,4%), degli investimenti (-2,4 p.p) e dei consumi (-1,3 pp).
Negli Usa, invece, la bilancia commerciale ha registrato a ottobre un deficit di 78,16 miliardi di dollari, in aumento rispetto al dato del mese precedente rivisto da 73,28 a 74,13 mld usd, ma con un disavanzo migliore di quello previsto dagli economisti contattati dal Wall Street Journal a 80 mld usd.
A Piazza Affari in ascesa Leonardo (+1,61%) seguita da Unicredit (+1%) e Prysmian (+0,47%) mentre perdono terreno Diasorin (-3,35%), Finecobank (-2,83%) e Saipem (-2,82%).
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).