ROMA (MF-NW)--Dopo gli investimenti in Banco Bpm, Bf Holding (Bonifiche Ferraresi) e nelle cliniche Garofalo Health Care ora Enasarco apre il dossier sgr. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la cassa previdenziale degli agenti di commercio, uno dei più grandi enti pensionistici privati italiani il cui nome è circolato nelle ultime settimane come possibile nuovo investitore di Mediobanca, ha deciso di razionalizzare le proprie attività di asset management.

Sul tavolo del direttore generale Antonio Buonfiglio c'è un piano ad hoc che consentirebbe alla cassa di far confluire su un unica piattaforma sia la gestione dei fondi oggi amministrati da altre sgr sia i nuovi investimenti che verranno effettuati in particolare nel settore immobiliare. Di fatto si tratta di un'operazione di internalizzazione di attività che vengono fatte in outsourcing.

Lo scopo della cassa presieduta da Alfonsino Mei è quello di risparmiare milioni di fee che ogni anno l'ente paga alle varie piattaforme che gestiscono i fondi il cui investitore di maggioranza è proprio Enasarco. La piattaforma individuata è Gwm, asset manager europeo da oltre 3 miliardi di euro di masse, presieduto dall'ex Kpmg e Banca Leonardo, Roberto Tamburrini.

È una sgr di base a Londra, ma con uffici anche in Lussemburgo, a Milano e a Roma e che lavora con Enasarco già da molti anni. Nei mesi scorsi era finita anche nel mirino di Prelios, il gruppo milanese presieduto da Fabrizio Palenzona appena rilevato da Ion e di DoValue. Con circa 800 milioni di euro, l'ente previdenziale è infatti uno dei principali investitori dei fondi di Gwm. Prima della pandemia, la piattaforma era salita alla ribalta delle cronache finanziarie per le operazioni Sandokan 1 e 2 di Unicredit, gare in cui era riuscita ad aggiudicarsi la gestione dei crediti problematici utp (unlikely to pay) della banca di piazza Gae Aulenti. Secondo quanto risulta la trattativa è in fase avanzata, vicina alla chiusura e punta al controllo del gruppo, rilevando il 53% in mano ai principali azionisti che sono anche i manager chiave della sgr: oltre Tamburrini, Peter Sartogo, Matteo Cidonio e Gennaro Giordano. Il restante 47% è in mano a Massimo Caputi, Antonio Errigo, Alessandra Patera. Bocche cucitissime sul valore della transazione. Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro, mentre per altri addetti ai lavori il prezzo potrebbe essere maggiore, intorno ai 60 milioni, sulla base di operazioni simili come l'acquisizione di Castello sgr da parte di Anima Holding. A febbraio il gruppo guidato da Alessandro Melzi d'Eril aveva rilevato dal fondo Oaktree il controllo della piattaforma specializzata nel settore immobiliare, ma che ha messo nel mirino anche il settore delle energie rinnovabili, un deal servito ad Anima per aprirsi al mercato degli investimenti alternativi.

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3108:43 ott 2023


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