MILANO (MF-DJ)--«I fatti stanno venendo alla luce: sono soddisfatto». Così l'amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, intercettato dai microfoni del quotidiano spagnolo Expansión, ha espresso il suo stato d'animo durante una pausa del processo di Madrid contro Banco Santander, arrivato ieri a una delle sue udienze chiave.

Le parole del ceo sono arrivate dopo una delle testimonianze più attese, quella del presidente della banca svizzera Ubs Axel Weber, che davanti al giudice ha ribadito di aver già spiegato all'istituto iberico che Orcel avrebbe perso la sua distribuzione differita nel caso in cui avesse optato per un trasferimento volontario da Ubs. Il colosso elvetico, ha spiegato il suo numero uno, «priva infatti di qualsiasi pagamento dilazionato un dipendente che lascia volontariamente la banca per unirsi a un'altra società finanziaria». Il caso risale al 2018, quando Santander, dopo aver annunciato la nomina di Orcel come futuro ceo, ha fatto marcia indietro, lamentando costi d'ingaggio troppo onerosi.

Il manager, ora al vertice di Gae Aulenti, ha chiesto il risarcimento per la mancata assunzione. Dal canto suo Santander ha sempre asserito che l'offerta iniziale fosse non vincolante. La presidente del colosso bancario iberico, Ana Botín, ha sottolineato la scorsa primavera, di fronte ai giudizi, di non essere a conoscenza delle bozze di offerta proposte a Orcel. Ha poi aggiunto che la lettera di offerta presentata al manager non costituiva un contratto.

fch

(END) Dow Jones Newswires

October 21, 2021 02:36 ET (06:36 GMT)