MILANO (MF-DJ)--Hope, Holding di partecipazioni economiche ha ottenuto la prima licenza Sicaf retail della storia della Repubblica Italiana, autorizzata da Banca Italia, previo parere di Consob, proponendosi poi di qualificarsi come Pir Alternative, con investimenti nell'economia reale del Paese.

Hope, spiega una nota, nasce come piattaforma innovativa di investimento equity e "quasi-equity" per convogliare il risparmio privato degli investitori istituzionali e delle famiglie Italiane per investimenti in imprese e città d'eccellenza e supportarne attivamente la trasformazione e innovazione, per ottimizzarne competitività, attrattività e sostenibilità - finanziaria, sociale ed ecologica - nel lungo periodo.

Hope nasce da un'idea di Claudio Scardovi, economista, manager e imprenditore con ruoli chiave nella consulenza strategica, investment banking e private equity anche a livello internazionale e una lunga esperienza di insegnamento universitario, prima come 3 professore a contratto presso l'Università Bocconi e oggi come docente nell'Executive Master in Finanza della Sda Bocconi e al Master in Management dell'Imperial College.

L'idea iniziale di un "Fondo Sovrano privato", nata nella prima fase della pandemia in risposta ai drammatici impatti economico-sociali causati dal Covid 19 ed anche a seguito di vari contributi pro-bono offerti a vari Ministeri della Repubblica, è poi stata successivamente reinterpretata e sviluppata per cogliere "l'opportunità nella crisi" e realizzare quindi quello che da tempo sarebbe stato richiesto per il successo del Paese e per il benessere delle proprie cittadine e cittadini: trasformarne e innovarne l'economia e la società valorizzando le potenzialità dei suoi asset reali, con la partecipazione attiva del risparmio privato delle famiglie Italiane (oggi pari a circa 4,7 trilioni, rispetto ai 2,6 circa di debito pubblico) e rimettere le cittadine e i cittadini-azionisti (e la loro coscienza civica, oltre che i loro interessi economici) al centro della progettazione del futuro dell'Italia, in chiave sostenibile.

Claudio Scardovi, si è poi fatto promotore di un progetto a carattere sistemico e sarà a.d. di Hope, con il supporto di un gruppo di importanti istituzioni finanziarie, famiglie imprenditoriali e altri noti accademici e professionisti Italiani di grande reputazione e successo anche internazionale.

Gli oltre 40 soci fondatori sono rappresentati da istituzioni finanziarie e family office, con un management dove nessun azionista detiene una quota che supera il 15% (Unicredit e Amundi-Credit Agricole sono gli unici azionisti "qualificati" sopra il 10%). I soci fondatori hanno inizialmente capitalizzato Hope per circa 15,7 milioni e contribuiranno direttamente e indirettamente alla raccolta di capitale a supporto dei futuri investimenti, all'ottenimento dell'approvazione del prospetto di collocamento da parte della Consob, con ipotesi di listing su Borsa Italiana a valle del collocamento, con un primo target di raccolta per 500 milioni di euro.

Il Board di Hope è composto da 7 membri di cui 6 "non executive" a tutela degli obiettivi di benefit corporation ed Esg della società e a garanzia degli azionisti e investitori: Stefano Caselli (Presidente), Claudio Scardovi (a.d.), Francesco De Giglio, Mauro Del Rio, Nunzio Luciano, Alessandra Manuli e Lucrezia Reichlin. Il Collegio Sindacale di Hope è composto dal Presidente Giuseppe Alessandro Galeano e dai sindaci Francesca Marchiori e Niccolò Poggio.

com/cce

MF-DJ NEWS

0110:41 set 2021

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September 01, 2021 04:42 ET (08:42 GMT)