(Alliance News) - Giovedì, i principali listini europei sono attesi in territorio negativo in una mattinata tranquilla sotto il profilo macroeconomico, ma dinamica sotto quello dei risultati a nove mesi delle principali società quotate.

Così, i futures di IG danno il FTSE Mib in rosso frazionale o giù di 2,5 punti dopo aver chiuso in rialzo dello 0,2% a 32.998,70.

Il CAC 40 di Parigi è previsto in rosso dello 0,1% o giù di 8,0 punti, il DAX 40 di Francoforte è dato in rosso frazionale o giù di 4,8 punti, il FTSE 100 di Londra è previsto in passivo di 14,2 punti o giù dello 0,2%.

Tra gli altri listini di Milano, mercoledì, il Mid-Cap ha finito su dello 0,1% a 28.433,33, lo Small-Cap è salito dell'1,0% a 40.395,92 e l'Italia Growth ha guadagnato lo 0,5% a 7.674,89.

Sul listino principale di Piazza Affari, ieri sera, Recordati ha virato al ribasso dopo la buona partenza, segnando un calo del 2,7%. La società ha fatto sapere martedì che il gruppo ha realizzato risultati nei primi nove mesi superiori alle attese e ha pertanto previsto di superare gli obiettivi di ricavi e utili al 2025 fissati lo scorso febbraio.

Al 30 settembre, il gruppo ha registrato un utile netto a EUR304,5 milioni in rialzo del 26% da EUR241,5 milioni dello stesso periodo del 2022. L'utile netto adjusted ammonta a EUR406,6 milioni da EUR355,9 milioni dei primi nove mesi del 2022.

Banca Monte Paschi Siena - in rialzo del 3,3% - ha fatto sapere mercoledì che nei primi nove mesi dell'anno è tornata a crescere, riportando un utile netto di EUR929 milioni rispetto a una perdita di EUR334 milioni nello stesso periodo del 2022. Nel terzo trimestre l'utile si è attestato a EUR310 milioni.

UniCredit - in aumento dello 0,9% - ha emesso martedì un senior preferred green bond da EUR750 milioni con scadenza sei anni e tre mesi e possibilità di rimborso anticipato dopo 5 anni e 3 mesi, rivolto a investitori istituzionali. L'emissione avviene in seguito a un processo di book building che ha raccolto domanda per oltre EUR2 miliardi da parte di più di 150 investitori a livello globale.

Il consiglio di amministrazione di Banco BPM - in rialzo dell'1,3% - martedì ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre, periodo chiuso con un utile netto positivo pari a EUR943,4 milioni da EUR487,4 milioni del corrispondente periodo del 2022.

Fra i rialzisti, minoranza del listino, si è mossa bene FinecoBank, che è avanzata dell'1,9%. La banca ha fatto sapere martedì che nei primi nove mesi dell'anno l'utile netto è raddoppiato attestandosi a EUR454,2 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando ammontava a EUR302,7 milioni.

Al 30 settembre, i ricavi sono risultati pari a EUR916,7 milioni, in crescita del 34% dal 2022 quando erano pari a EUR684,1 milioni.

Il consiglio di amministrazione di Terna - in calo dello 0,2% - ha approvato i risultati al 30 settembre, registrando un utile netto di EUR641,7 milioni, in crescita di EUR54,8 milioni rispetto a EUR586,9 milioni dei primi nove mesi del 2022. Il board ha deliberato altresì per la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario dell'esercizio 2023 pari a EUR0,1146 per azione, in crescita dell'8% rispetto all'esercizio precedente.

I ricavi dei primi nove mesi del 2023, pari a EUR2,24 miliardi registrano un aumento di EUR254,7 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2022, quando erano pari a EUR1,99 miliardi.

Nel segmento cadetto, Technoprobe ha confermato la buona partenza, avanzando del 5,9% a EUR7,79 circa per azione dopo l'1,0% di rialzo della vigilia.

EuroGroup Laminations ha segnato invece un guadagno dell'1,1%, per la terza seduta di fila chiusa sul lato dei rialzisti.

Credito Emiliano ha segnato un rialzo dello 0,6% dopo aver comunicato mercoledì di aver quasi raddoppiato l'utile netto nei primi nove mesi, a EUR439 milioni da EUR226,2 milioni dello stesso periodo del 2022.

Il risultato arriva dopo aver spesato EUR58 milioni di contributi ai fondi per la gestione della banche in difficoltà ed è stato influenzato dal positivo andamento del margine finanziario e dal costo del rischio, che si è mantenuto a livelli contenuti.

Il consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Sondrio - in rialzo dell'1,1% - martedì ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre, chiuso con un netto consolidato pari a EUR348,6 milioni rispetto agli EUR151,3 milioni del periodo di confronto. Tale risultato riviene da un utile lordo consolidato di EUR507 milioni, da cui vanno dedotte imposte per EUR158,4 milioni, corrispondenti a un tax rate del 31%.

Zignago Vetro - in calo dell'1,2% - ha comunicato martedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in crescita del 18% su base annua, a EUR545,9 milioni da EUR464,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. L'Ebitda è volato a EUR168,5 milioni da EUR97,3 milioni e l'utile operativo è salito a EUR116,0 milioni da EUR51,9 milioni.

Sullo Small-Cap, Softlab è salita del 2,4% e inverte la rotta rispetto all'avvio negativo di stamattina.

Il consiglio di amministrazione di Banca Profilo - in calo dell'1,5% - mercoledì ha approvato il resoconto intermedio sulla gestione consolidata al 30 settembre, periodo chiuso con un utile netto pari a EUR10,6 milioni, in crescita di EUR2,2 milioni rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio, quando era pari a EUR8,4 milioni.

Gabetti è salita del 3,0% dopo la contrazione del 3,9% della vigilia.

Fra le PMI, invece, Casta Diva è avanzata del 14% a EUR1,30 circa per azione, in direzione per la terza seduta da chiudere fra i rialzisti. Martedì ha fatto sapere di aver sottoscritto il contratto di compravendita di partecipazioni che prevede l'acquisto di una quota pari al 100% del capitale sociale di Akita Srl - controllante al 100% di Akita Off Srl- una delle più importanti case di produzione di spot pubblicitari in Italia.

GEL ha raccolto invece il 3,3% a EUR1,26 per azione, dopo quattro sedute concluse fra i ribassisti.

In Asia, il Nikkei ha guadagnato l'1,5% a 32.646,46, l'Hang Seng è in rosso dello 0,2% a 17.533,83, mentre lo Shangai Composite è in verde frazionale a 3.053,28.

A New York, mercoledì, il Dow Jones ha chiuso in rosso dello 0,1% a 34.112,27, l'S&P ha terminato in rialzo dello 0,1% a 4.382,78, mentre il Nasdaq ha chiuso in verde dello 0,1% a 13.650,41.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0705 contro USD1,0687 registrato in chiusura azionaria europea di mercoledì, mentre la sterlina vale USD1,2279 da USD1,2268 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD80,20 al barile da USD80,76 al barile di ieri in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.955,40 l'oncia da USD1.958,02 l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì prevede il report mensile della Banca Centrale Europea alle 1000 CET mentre in Italia, alle 1110 CET, si terrà un'asta di BOT a 12 mesi.

Nel pomeriggio, focus sulle jobless claims dagli USA, alle 1430 CET, due ore prima dei dati sulle scorte di gas e tre ore prima dell'asta di titoli del Tesoro a quattro e otto settimane.

Nel corso della giornata, parleranno diversi rappresentati delle banche centrali, con Christine Lagarde alle 1830 CET e Jerome Powell alle 2000 CET tra i più attesi. Il calendario si chiude col bilancio della Federal Reserve, in arrivo alle 2130 CET.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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