ROMA (Reuters) - Il governo vuole che UniCredit renda noti tutti i termini della sua offerta di scambio su Banco Bpm in base alle regole del 'golden power' che i governi dell'Ue possono usare per vagliare gli investimenti in settori strategici.
Lo hanno riferito alcune fonti.
Due persone a conoscenza della situazione, che hanno chiesto di non essere citate, hanno detto che il governo ha respinto la richiesta di UniCredit di una pre-notifica dell'operazione su Banco Bpm.
La mossa suggerisce che UniCredit dovrà attendere a lungo per l'approvazione della sua offerta non sollecitata da 10 miliardi di euro, tutta in carta. Secondo una terza fonte, questo potrebbe aiutare Banco Bpm a consolidare la sua difesa.
Una lunga revisione potrebbe complicare i piani dell'amministratore delegato di UniCredit Andrea Orcel, che ha anche acquisito una partecipazione in Commerzbank e ha detto che le tempistiche dei due potenziali takeover non si sovrapporranno.
UniCredit al momento non ha risposto a una richiesta di commento.
L'offerta della banca per Banco Bpm ha irritato Roma in quanto potrebbe compromettere i suo piani di mediare una fusione tra Banco Bpm e Monte dei Paschi di Siena per creare un concorrente alle big UniCredit e Intesa Sanpaolo.
Le società tendono a utilizzare una pre-notifica per verificare se una proposta di acquisizione rientra nella normativa sul golden power, in modo da poter semplificare e accelerare le procedure per le operazioni che il governo non considera strategiche.
Le norme sul golden power, pensate a livello di Unione europea per respingere acquirenti non-Ue indesiderati, sono state sviluppate durante la pandemia di Covid-19 per proteggere le aziende chiave in caso di crollo delle valutazioni. Alcuni Paesi, tra cui l'Italia, hanno applicato la normativa al settore bancario.
In virtù della richiesta di 'full disclosure', l'ufficio della premier Giorgia Meloni potrà richiedere contratti ed esaminare tutti gli aspetti della potenziale operazione UniCredit-Banco Bpm.
Le regole del golden power variano nei Paesi dell'Unione europea. In Germania, ad esempio, il governo passa al vaglio gli acquirenti non tedeschi solo per attività di difesa molto specifiche, come le aziende di armi e attrezzature militari o quelle di tecnologia di crittografia.
Una fonte governativa tedesca ha detto a Reuters che Berlino non sottoporrà ad alcuno screening l'investimento di UniCredit in Commerzbank.
In Italia il governo si riserva il diritto di esaminare qualsiasi decisione o transazione che comporti cambiamenti nella proprietà, nel controllo o nella disponibilità di asset strategici nei settori dell'energia, della sanità, della finanza e in altri settori.
Tuttavia, Roma ha ancora un margine di manovra limitato per intervenire nell'acquisizione di Banco Bpm da parte di UniCredit, poiché i trattati Ue promuovono la libera circolazione di capitale nel blocco.
La scorsa settimana Banco Bpm ha chiesto alla Consob di adottare misure a tutela degli stakeholder della banca, denunciando il fatto che l'offerta di UniCredit, con un premio di appena lo 0,5%, potrebbe essere semplicemente un modo per mettere a rischio la proposta di acquisto di Banco Bpm per Anima.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Sabina Suzzi)