Dopo aver scatenato una reazione in Germania negli ultimi mesi con l'acquisto di una partecipazione in Commerzbank, lunedì UniCredit ha suscitato una reazione preoccupata da parte del Governo italiano con la sua mossa da 10 miliardi di euro (11 miliardi di dollari) su Banco BPM.
L'offerta, che in questa fase non è vincolante, arriva dopo che il Governo ha venduto con successo una quota del 15% del Monte dei Paschi di Siena salvato questo mese, anche al Banco BPM, come preludio ad un possibile accordo.
Il Governo ha da tempo dichiarato di volere la riprivatizzazione di MPS per aiutarlo a creare una terza grande banca in Italia, in grado di rivaleggiare con Intesa Sanpaolo e UniCredit.
"Si tratta di operazioni complicate, quando si ha a che fare con il sistema bancario bisogna essere prudenti, quindi il fatto che loro (il Governo) lo stiano valutando è la risposta corretta che ci aspettavamo", ha detto Orcel al TG1 nazionale della RAI.
"La mossa di BPM è attesa da anni, è molto complementare per noi, non ha un grande impatto sulla rete... l'impatto sui clienti sarà tutto positivo, aggiunge molto valore", ha aggiunto.
(1 dollaro = 0,9518 euro)