Lunedì UniCredit ha presentato un'offerta di acquisto non richiesta di 10 miliardi di euro (10,6 miliardi di dollari) per BPM, che la banca target ha poi respinto. Ha affermato che il premio offerto era insolito e che l'offerta creava problemi per la sua acquisizione del gestore di fondi Anima Holding.
L'offerta di UniCredit per BPM mette in crisi anche il Governo italiano, che aveva avanzato piani per una fusione di BPM con il rivale Monte dei Paschi di Siena, che considerava un rafforzamento del settore bancario senza danneggiare la concorrenza.
Il Ministro dell'Economia italiano ha dichiarato martedì che l'Italia si riserva il diritto di utilizzare la sua legislazione sul golden power, volta a proteggere gli asset strategici, in merito alla mossa a sorpresa di UniCredit, "comunicata ma non concordata con il Governo".
Tra le opzioni che il Governo guidato dal Primo Ministro Giorgia Meloni sta valutando c'è un decreto di emergenza che consentirebbe a Banco BPM di evitare la cosiddetta regola della passività, ha aggiunto il rapporto del FT.
La regola impedisce ai dirigenti di un obiettivo di acquisizione di fare qualsiasi cosa che possa ostacolare l'offerta senza convocare un'assemblea degli azionisti per ottenere l'approvazione.
Ciò impedisce a Banco BPM di alzare il prezzo della sua offerta per Anima e di aumentare la sua partecipazione in Monte dei Paschi.