(Alliance News) - Dopo la settimana movimentata dagli annunci, il mercato ha registrato una tregua. Il titolo UniCredit ha chiuso a EUR36,8 e su dell'1,2% mentre Banco BPM si è attestato a EUR7,1 e in calo dello 0,6%, com evidenzia il Corriere martedì.

Il mercato ha rilevato un disallineamento di circa il 10% tra l'offerta di scambio di UniCredit e il valore in Borsa di Banco BPM, valutato dall'OPS a EUR6,657 per azione, una cifra considerata troppo bassa. Gli analisti stimano che Unicredit potrebbe aumentare l'offerta di EUR1-1,3 miliardi senza compromettere gli impegni di remunerazione degli azionisti. Ieri Fitch ha confermato il rating di UniCredit, anche dopo l'offerta.

La situazione resta fluida e si attende la risposta di Banco BPM, che potrebbe arrivare entro fine anno o al massimo entro metà gennaio. Il mercato ipotizza un'OPS amichevole verso Monte dei Paschi di Siena, di cui Banco BPM possiede già il 5%. Se scegliesse questa strada, il cda dovrebbe firmare un memorandum d'intesa con MPS e convocare un'assemblea straordinaria per ottenere l'approvazione con almeno due terzi dei voti. Cruciale sarà l'opinione del Mef, che detiene l'11,7% di MPS.

Nel frattempo, UniCredit depositerà l'offerta alla Consob entro il 13 dicembre, con la possibilità di modificarla fino all'assemblea del 10 aprile, anche sulla base dei risultati del quarto trimestre di Banco BPM. Proseguiranno anche le consultazioni con i principali azionisti di Banco, tra cui Crédit Agricole (9,2%), il Patto di Consultazione (6,5%) e il gruppo Caltagirone (2%).

Interpellata sulla questione, la premier Giorgia Meloni ha dichiarato: "L'operazione è di mercato ma il governo monitorerà per garantire che non contrasti con l'interesse nazionale. La valutazione è affidata al ministro Giorgetti, di cui mi fido pienamente".

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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