ROMA (MF-DJ)--"Questa è un'occasione irripetibile. Le risorse ingenti e il nuovo sentiment in Europa di grande autorevolezza del governo e del nostro presidente del Consiglio non devono solo servire a mobilizzare le risorse pubbliche di investimenti pubblici che sono fondamentali, ma fare qualcosa di più , cioè coinvolgere l'economia privata e le risorse private".
Lo ha detto il presidente di Unicredit, Pier Carlo Padoan, intervenendo al Salone della Giustizia.
"Da questo punto di vista le banche hanno un ruolo importante, lo hanno svolto nella fase iniziale della crisi pandemica garantendo risorse liquide in termini di garanzie e moratorie che permettessero all'economia, all'impresa e alle famiglie di resistere al grande shock del Covid e e adesso stanno passando a una nuova fase più di lungo termine in cui si cerca di convogliare le risorse del sistema Italia e il risparmio privato verso gli investimenti privati", ha aggiunto Padoan sottolineando che "bisogna trovare il modo per facilitare questo processo e da questo punto di vista l'interazione tra risorse private e pubbliche è fondamentale".
"Bisogna che ci si ponga in quest'ottica e credo che sia importante che le banche si apprestino tecnicamente ad interagire con il sistema pubblico. Si può fare molto ma già questo sarebbe un passo in avanti", ha concluso.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).