MILANO (MF-DJ)--Nessuna tregua per i Btp, che continuano a essere bersagliati dalle vendite, con il rendimento decennale che ha toccato il 4% per la prima volta dal 2014 e che è ora in rialzo di 21 punti base al 4,01%. Lo spread Btp/Bund è in allargamento a 232,379 punti base rispetto ai 223,796 della chiusura di venerdì.

Le vendite si sono intensificate dopo che le ultime sedute della scorsa settimana hanno rivelato che l'inflazione continua a restare sui massimi pluridecennali negli Stati Uniti e che la Bce continua a spostarsi su posizioni da falco.

Nelle ultime settimane le obbligazioni non core dell'Eurozona sono state sotto pressione poichè la Banca centrale europea è diventata piú aggressiva, con ulteriori aumenti in serbo per i rendimenti dei titoli di Stato, sottolinea in una nota Florian Spaete, senior bond strategist di Generali Investments. L'intenzione della Bce di aumentare notevolmente i tassi ì durante il 3* trimestre e successivamente, in considerazione dell'elevata inflazione, "fará aumentare ulteriormente il livello dei rendimenti nella zona euro, il che probabilmente riporterá alla ribalta i problemi di sostenibilitá del debito", conclude Spaete.

"Riteniamo che la Bce continuerá a rimanere reattiva sugli spread, che stanno gradualmente tornando al loro livello di lungo periodo, dopo essere stati sotto controllo negli ultimi anni. La banca centrale avrá, quindi, un approccio reattivo e interverrá solo al raggiungimento di livelli di emergenza o quando la volatilitá diventerá insostenibile", commentano gli analisti del team strategie di credito globale di Algebris. Gli strumenti attuali "sono insufficienti per sostenere i mercati periferici", avvertono però gli esperti. La Bce "dovrá, quindi, ampliare i propri strumenti per difendere gli spread. È probabile che i mercati sfidino la Bce nel breve termine e che gli spread si muovano rapidamente nel breve termine", continuano da Algebris. Nel complesso, sottolineano però gli analisti, "notiamo che i dati tecnici dei Btp sono migliori rispetto al 2011 e al 2018. È, perciò, probabile che si assista ad un'accelerazione della volatilitá dei Btp, ma i meccanismi di difesa contro il rischio sistemico europeo sono probabilmente piú forti rispetto alle crisi passate, rendendo il rischio di coda finale minore".

A seguito della riunione da falco della Bce e del sorprendente dato sull'inflazione Cpi statunitense, "ci sono poche speranze che Treasury e Bund consolidino nel prossimo futuro", avvertono gli analisti di Unicredit Research. I mercati monetari stanno scontando un totale di quasi 250 punti base di aumenti dei tassi da parte della Fed entro fine anno con solo cinque riunioni rimanenti. Per quanto riguarda l'area euro, i mercati prezzano un totale di 158 pb di rialzi dei tassi per i restanti quattro incontri della Bce quest'anno, indicando una ragionevole possibilitá di non solo uno, ma almeno due rialzi dei tassi da 50 punti base.

Nei prossimi giorni, i membri del board della Bce "dovrebbero essere particolarmente espliciti e la maggior parte delle affermazioni che ascolteremo in questi giorni si orienterá verso il lato aggressivo dello spettro politico", prevedono gli analisti. La sorprendentemente alta lettura dell'inflazione Cpi di maggio "rende altamente probabile che non solo le osservazioni della conferenza stampa del presidente della Fed Jerome Powell, ma anche eventuali dichiarazioni successive saranno sbilanciate sul lato falco", concludono da Unicredit.

Lbbw prevede che il rendimento del Bund tedesco a 10 anni venga scambiato all'1,3% entro fine settembre, in aumento rispetto alla precedente previsione dell'1%, alla luce del previsto aumento dei tassi di interesse dalla Banca centrale europea, afferma in una nota l'analista senior del reddito fisso Elmar Voelker. Sebbene la nuova previsione di LBBW sia un aumento, è al di sotto del livello di mercato attuale, 1,482%, perchè Voelker prevede che i recenti aumenti dei rendimenti correggeranno parzialmente. In un superamento dello slancio ribassista delle obbligazioni nei tassi a lungo termine, "guardando al futuro nei prossimi tre mesi, è probabile che parte del calo venga corretto". Entro la metá del 2023, Voelker prevede che il rendimento del Bund a 10 anni sará dell'1,6%, rispetto alla precedente previsione dell'1,4%.

I rischi per gli spread periferici dell'Eurozona sono "abbastanza simmetrici" da qui in avanti, affermano gli strategist dei tassi di Barclays, Cagdas Aksu e Max Kitson, in una nota di ricerca. La mancanza di un sostegno concreto da parte della Banca Centrale Europea "potrebbe consentire un ulteriore allargamento degli spread, soprattutto se anche gli spread creditizi societari continueranno ad allargarsi", scrivono gli analisti. Tuttavia, gli spread periferici potrebbero essere scambiati in modo piú stabile se il mercato del credito si stabilizzasse, soprattutto nel contesto della dinamica domanda-offerta favorevole nei titoli di Stato periferici con l'avanzare dell'estate, affermano Aksu e Kitson. A loro avviso, la decisione sui tassi della Bce della scorsa settimana di avviare il ciclo di inasprimento con un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base, anzichè di 50 punti base, a luglio "potrebbe rappresentare un tentativo di guadagnare piú tempo per osservare l'azione dei prezzi nei mercati obbligazionari periferici".

lus/alb


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June 13, 2022 09:01 ET (13:01 GMT)