MILANO (MF-DJ)--"Nessuno in questo Paese credo si sia stracciato le vesti per il mancato accordo" tra il Mef "e Unicredit. E la fondazione" la vede "nella stessa prospettiva. Che succede ora? Non credo sia il caso di ripetere il percorso fatto con Unicredit ovvero andare a cercare un altro cavaliere bianco privato visto che l'elemento di rottura è stata la valutazione. Vedo difficile che un altro soggetto privato accontenti le richieste del venditore che è il Mef. A meno che non si palesi un investitore estero, straniero".
Lo ha affermato il presidente di Fondazione Mps, Carlo Rossi,
rispondendo a una domanda in occasione della presentazione del Documento
Programmatico Previsionale (DPP) 2022.
Rossi ha spiegato che è difficile che la fondazione in futuro assuma un
ruolo diverso da quello che ha oggi per la banca, di cui detiene lo
0,003%. E ha aggiunto che nella messa in sicurezza della banca oggi serve
una buona dose di fantasia. "Credo che ora sia necessario uno sforzo di
fantasia sul futuro della banca; non mi sento di dire che è imminente"
l'arrivo di "un nuovo soggetto al posto di Unicredit. La fantasia per
certi versi non ha limiti".
Il presidente dell'ente ha lanciato quindi una proposta. "La
cooperazione tra banche sarebbe un bel segnale se si avverasse. Non so se
ci sono le condizioni. Il solidarismo nel mondo economico occidentale mi
pare molto indietro. Ci sono mille difficoltá, ci sono gli impegni presi
con gli organismi europei. Va riconosciuto che il tentativo con Unicredit
è stato serio non di facciata, semplicemente non c'è stato un punto di
incontro".
Va ricordato che è stato raggiunto un accordo tra la banca e la
Fondazione in ordine alle richieste stragiudiziali riferite, in sintesi,
all'acquisizione di Banca Antonveneta, all'aumento di capitale 2011 e agli aumenti di capitale 2014-2015.
Per effetto dell'intesa la Fondazione ha ottenuto, tra l'altro, il
pagamento di 150 milioni di euro e impegni sulla valorizzazione del
patrimonio artistico della banca.
L'accordo ha consentito alla banca di ridurre le richieste risarcitorie
per un ammontare pari a 3,8 miliardi, offrendo un contributo rilevante
alla soluzione del principale elemento di incertezza che grava sul
bilancio.
"La Fondazione ha sottoscritto l'accordo guardando alle cause in una prospettiva" favorevole "alla banca. Credo che questo accordo abbia dato una mano alla banca", ha detto ancora il presidente.
"Con gli accordi raggiunti con B.Mps la fondazione Mps ha una prelazione per la valorizzazione del patrimonio culturale della banca: ci adopereremo al massimo per far valere i diritti acquisiti. C'è un tema importante di funzione sociale delle istituzioni culturali nel territorio. Quella del patrimonio artistico è un'enorme sfida, importante per il territorio italiano e senese", ha affermato il direttore generale della Fondazione Mps, Marco Forte.
Venendo al documento programmatico la fondazione prevede erogazioni per
5,5 milioni di euro per le attivitá del 2022 con possibilitá di
incrementarle su progetti di natura pluriennale.
Il documento strategico si inserisce nel percorso denominato "Siena
2030", attivato fin dal 2019, e basato su un metodo partecipativo
condiviso con i diversi attori territoriali, per promuovere una
riflessione collettiva di medio termine sul futuro del territorio senese
guidata dalle analisi dei dati disponibili.
Permane al centro il tema della sostenibilitá declinata nelle varie
dimensioni (ambientale ma anche sociale ed economica).
"Si nota una grande continuitá del lavoro della fondazione tra vecchia
e nuova deputazione", ha notato il presidente della Fondazione Mps Carlo
Rossi.
Si lavorerá a un modello partecipativo anche nella prospettiva di
favorire l'accesso alle risorse previste nel Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza (Pnrr). "Il Pnrr è un'occasione unica per il nostro territorio", ha affermato il d.g. Della fondazione Marco Forte.
Le attivitá programmatiche si svilupperanno in tre macro-aree e ambiti
di specializzazione quali: Arte e cultura (per promuovere la gestione
sostenibile i beni e iniziative culturali come leva di sviluppo);
Sicurezza sociale e benessere (per la promozione dell'autonomia e
benessere della persona); Ricerca e sviluppo territoriale (promuovere
l'occupabilitá e l'occupazione qualificata; valorizzazione dell'economia
della conoscenza e dell'innovazione).
L'attivitá istituzionale si concentrerá, principalmente nella
provincia di Siena, e sará adottato, quanto piú possibile, un approccio
innovativo e intersettoriale che privilegi partenariati, alleanze locali,
nazionali e internazionali in grado di attrarre risorse esterne.
cce
claudia.cervini@mfdowjones.it
MF-DJ NEWS
0218:00 nov 2021
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November 02, 2021 13:02 ET (17:02 GMT)