ROMA (MF-DJ)--La recessione non fa paura a Unicredit. Con l'approvazione dei conti del 3* trimestre, Gae Aulenti alzerà le stime per il 2023. Parola dell'ad di Unicredit, Andrea Orcel, che durante l'annual financials ceo conference di Bank of America Merrill Lynch, ha ribadito come la banca sia "a buon punto sulla guidance per il 2022, indipendentemente dal contesto. Raggiungeremo tutti i target anche in caso di una lieve recessione".

La banca è pronta a reagire anche se la situazione dovesse peggiorare: "Se ci sarà una grave recessione siamo pronti ad affrontare ogni shock e ad avere performance migliori della media dei nostri competitor", ha precisato il banchiere mettendo in evidenza che "abbiamo una visione chiara, la giusta strategia, un nuovo piano, risultati al di sopra delle attese trimestre dopo trimestre. Possiamo affrontare il futuro con un alto grado di fiducia". L'ultima semestrale di Unicredit, ha sottolineato, è "la migliore da almeno dieci anni. Dopo 18 mesi è giá una banca molto diversa".

Orcel ha ribadito l'effetto positivo dell'aumento dei tassi di interesse: i due rialzi decisi dalla Bce stanno "catapultando in avanti le performance" delle banche. Il 2022, ha proseguito, sarà per gli istituti di credito "il miglior anno mai avuto da tanto tempo", mentre per il 2023 è "inevitabile un rallentamento", anche considerando che il punto di partenza -cioè il tasso di crescita dell'economia prima lo scoppio del conflitto in Ucraina- era "molto alto".

Parlando di eventuali operazioni di M&A, dopo le dichiarazioni rilasciate all'Handelsblatt e durante la conferenza stampa di ieri, Orcel ha ribadito che Unicredit procederà solo in caso di un affare "molto vantaggioso". Diversamente non rischierà di "far deragliare" la banca dai risultati ottenuti con la crescita organica.

Anche sulla Russia la posizione non cambia. Nessuna fretta di disimpegnarsi. Un'uscita immediata dalla Russia sarebbe stata "una

reazione emotiva e anche immorale perchè sarebbe stato un regalo alle

persone a cui stai cercando di opporti", ha precisato il ceo ribadendo che la banca sta lavorando all'uscita, tenendo anche conto dei circa 4 mila dipendenti che "sono stati con noi per oltre 15 anni".

Sull'andamento del titolo in Borsa, il mercato - secondo Orcel- non ha valutato la trasformazione realizzata da UniCredit e "si limita a considerare le performance che abbiamo avuto nelle ultime crisi dando per scontato che le avremo anche in questa. Reagisce in base a memoria muscolare. Noi non siamo d'accordo. C'è stato un impatto sproporzionato". "L'UniCredit Unlocked di oggi non e' l'UniCredit del passato. Non siamo immuni ai rallentamenti macro e ce li aspettiamo, ma le nostre nuove fondamenta ci rendono preparati e ci differenziano dagli altri".

Il titolo Unicredit festeggia in Borsa con un rialzo del 6% a 11,3 euro in scia alle parole del ceo che ha annunciato la revisione al rialzo delle stime per il prossimo anno.

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valeria.santoro@mfdowjones.it

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2211:00 set 2022


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September 22, 2022 05:01 ET (09:01 GMT)