ROMA (MF-DJ)--E' necessaria una proroga dei termini imposti da

Bruxelles per la cessione di Mps e su questo è fondamentale che sia il premier Mario Draghi ad intervenire. Lo afferma in un'intervista al Messaggero Carla Ruocco, presidente della Commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario ed esponente di spicco del M5S.

"Intervenga direttamente Mario Draghi su Bruxelles per ottenere una proroga dei termini su Mps. Sono mesi che la Commissione monitora il caso Mps: abbiamo giá ascoltato due volte Bastianini, abbiamo chiesto il piano industriale, è venuta la viceministra Castelli. E abbiamo tutta l'intenzione di continuare a occuparcene, vigilando affinchè le indicazioni del Parlamento siano rispettate", spiega Ruocco aggiungendo che "bisogna considerare che siamo di fronte ad una banca che ha dovuto affrontare traversie non da poco. E ora l'operazione di risanamento è partita".

"Noi chiediamo al premier di mettere in campo la sua alta credibilitá su questo tema. Quando dico noi, intendo il Movimento Cinquestelle. Ma non siamo i soli. Chiede una proroga la Lega. E anche il Pd, a leggere alcune dichiarazioni del segretario Letta, mi sembra abbia molte perplessitá sull'operazione Unicredit. La quale, secondo le prime informazioni, prevede una vendita al netto dei crediti inesigibili e ripulita di tutti i rischi dei contenziosi in corso. Fardelli che rimarrebbero in capo allo Stato. Per non parlare poi degli oltre 6.000 esuberi previsti. Un'operazione così non è una vendita ma una svendita. Bisogna trovare una mediazione", prosegue Ruocco precisando che "si potrebbe propendere verso un ruolo dello Stato piú da player attivo. C'è l'ipotesi della creazione di un terzo polo bancario sotto la guida di Unipol. C'è la questione della Banca del Sud con il coinvolgimento di Mediocredito centrale. E poi c'è il tema della sinergie per la gestione dei crediti problematici".

Per Antonio Misiani, responsabile economia e finanze del Pd, su Mps urge una decisione condivisa tesa a difendere occupazione e marchio. "Il futuro di Montepaschi di Siena è una questione di primaria importanza. Va affrontata con un confronto pubblico, consapevole e costruttivo. La politica ha una grande responsabilitá e l'audizione parlamentare del ministro Franco sará un primo, importante passaggio", scrive Misiani in una lettera aperta al Corriere della Sera. "Polemiche scomposte come quella scatenata dalla leader di Fratelli d'Italia con la sua lettera al

'Corriere' sono piú rivolte a 'buttarla in caciara' che a risolvere un

problema. Il pulpito da cui viene la predica sui conflitti di interesse

nella vicenda Mps è lo stesso che è sempre stato muto, allineato e

coperto di fronte al macroscopico conflitto di interessi di Silvio

Berlusconi", prosegue Misiani sottolineando che "la prioritá per il Paese è consolidare e rafforzare il sistema bancario nel suo insieme". Quanto agli esuberi, "il tema esiste in ogni possibile scenario. Va affrontato

avviando subito un tavolo di confronto" e se "lo 'spezzatino' della banca

va evitato, anche lo Stato deve fare la sua parte mantenendo una

partecipazione diretta come garanzia nei confronti delle istanze dei

lavoratori e del territorio e supportando la comunitá senese nella

costruzione di un futuro di minore dipendenza dalla banca", conclude.

alu

fine

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0311:04 ago 2021

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August 03, 2021 05:05 ET (09:05 GMT)