MILANO (MF-DJ)--Unicredit e il Mef vanno avanti a negoziare. Il periodo di esclusiva tra il Tesoro, azionista di B.Mps con il 64% e l'istituto di Piazza Gae Aulenti, dovrebbe scadere domani, ma le due banche hanno deciso di continuare le analisi per capire se finalizzare una business combination.
"L'attività di" due diligence "sta proseguendo nel rispetto dei tempi e
degli impegni stabiliti", scrive la presidente di B.Mps, Patrizia Grieco,
in una lettera ai dipendenti, aggiornandoli sul percorso nella virtual
data room aperta per dare modo a Unicredit di effettuare le necessarie
analisi sulla banca. Il Cda di Rocca Salimbeni si era riunito il 1*
settembre per verificare proprio lo stato di avanzamento dei lavori.
"Il Cda monitorerà e supervisionerà il cammino della soluzione
strutturale avviato con l'apertura della virtual data room, ribadendo il
massimo impegno affinchè siano preservati i valori e il patrimonio di
competenze della banca", scrive ancora Grieco nella missiva.
Una rassicurazione simile era arrivata anche dall'a.d. Andrea Orcel in una lettera ai dipendenti della banca inviata il 2 settembre. "Il processo di due diligence relativo a B.Mps procede secondo quanto stabilito dal protocollo d'intesa. Vi esorto a volare piú in alto dei pettegolezzi che sentite o leggete, e vi assicuro che continuerò ad aggiornarvi ogni volta che avremo nuove e concrete informazioni da condividere". Orcel - che oggi insieme a Jingle Pang, Group digital & information officer, ha definito la prima linea dei super manager che si occuperanno dell'innovazione e del funzionamento digitale del gruppo - aveva anche invitato i dipendenti a concentrarsi sul Piano strategico.
Intanto la possibile integrazione tra le due banche sta diventando un
caso politico. Il leader del Carroccio Matteo Salvini ieri intervenendo a
margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio ha spiegato che un'alternativa
sarebbe prendere piú tempo per la vendita di Mps che ora ha 7.000 posti a
rischio e 300 sportelli a rischio chiusura. "Mps deve essere la banca
delle piccole e medie imprese: le ipotesi di svendita e di licenziamento
non ci convince assolutamente". Enrico Letta - chiamato in causa da
Salvini che aveva parlato di "colpe e disastri del Pd" - ha risposto che
"la vicenda B.Mps sta trovando grazie a questo Governo soluzioni
importanti: noi abbiamo alzato l'asticella sulle esigenze di salvaguardia
dell'occupazione, della senesitá e dell'unitá del marchio e
dell'azienda. Crediamo che il ministro Franco in parlamento abbia indicato la strada giusta". A suo avviso il Tesoro dovrebbe rimanere azionista di Rocca Salimbeni nella fase di accompagnamento. Una possibilitá che è giá stata ventilata nel corso della
trattativa tra il Mef e Unicredit per l'acquisto dell'istituto senese,
anche se non è chiaro se e come questo verrebbe declinato in termini di
governance. Salvini ha quindi rilanciato parlando di Rocca Salimbeni come
possibile terzo polo italiano. Un progetto che vede il Monte come banca
delle Pmi e che presentará a Mario Draghi personalmente.
Al di là dei venti politici (il 3 e il 4 ottobre tra l'altro ci saranno
le elezioni suppletive per il collegio senese della Camera), l'analisi
prosegue e gli advisor di Unicredit, del Mef e gli altri attori coinvolti
continuano a lavorare al dossier grazie a una sorta di proroga utile a
proseguire i lavori. Il tempo aggiuntivo va anche a vantaggio delle
controllate pubbliche Mediocredito Centrale e Amco che sono entrate di
recente in data room rispettivamente per una porzione di filiali e per
alcuni Npl e crediti stage 2.
Le linee guida della banca di Piazza Gae Aulenti nell'operazione non sembrano cambiate: l'istituto continua a puntare sui 3,9 milioni di clienti, sugli 80 miliardi di euro di crediti alla clientela, sugli 87 miliardi di depositi della clientela, sui 62 miliardi di masse in gestione e sui 42 miliardi di masse in amministrazione.
La banca guidata da Orcel non ha mai fatto mistero di guardare
principalmente agli sportelli presenti al Centro-Nord, che corrispondono
al 77% delle agenzie di Mps. L'operazione contribuirebbe a una crescita
della quota di mercato in Toscana di 17 punti percentuali, in Lombardia e
in Emilia Romagna di 4 punti percentuali e in Veneto di 8 punti
percentuali. Queste direttrici, annunciate il 30 luglio, a un mese di
distanza paiono ancora ben salde.
claudia.cervini@mfdowjones.it
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claudia.cervini@mfdowjones.it
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September 06, 2021 12:14 ET (16:14 GMT)