MILANO (MF-DJ)--L'assemblea degli azionisti di Unicredit, la prima in presenza dal 2019, ha approvato la seconda tranche del buyback da 1 miliardo di euro e l'annullamento delle azioni senza riduzione del capitale sociale. Entrambe le approvazioni, avvenute in sede ordinaria e straordinaria, sono passate a larghissima maggioranza: con oltre il 99% delle azioni ammesse al voto. L'adunanza - come emerso stamani - ha riunito oltre 1,2 mld di azioni per il 64,42% del capitale. Gli iscritti a libro soci sono complessivamente 270 mila. Gli azionisti principali oltre il 3% sono Blackrock con il 5,682% capitale, Parvus col 5,465% del capitale e Allianz col 3,443%.

Come ha spiegato l'ad Andrea Orcel l'approvazione dell'assemblea al buyback vista l'evoluzione del prezzo delle azioni di Unicredit si è reso necessario. "Tale approvazione è necessaria per consentire di completare il programma di riacquisto azioni proprie 2021 per la parte rimanente, pari a 1 miliardo di euro, in quanto l'ammontare delle azioni per le quali l'assemblea degli azionisti dell'8 aprile 2022 ha autorizzato l'acquisto non è sufficiente, considerando l'evoluzione del prezzo delle azioni Unicredit dovuta al contesto macroeconomico e geopolitico", ha spiegato Orcel.

"Permettetemi di ricordarvi che nel corso di quest'anno il nostro slancio commerciale e i progressi che stiamo compiendo nell'esecuzione della nostra strategia Unicredit Unlocked ci hanno permesso di ottenere nel primo semestre i migliori risultati degli ultimi dieci anni almeno, con una crescita redditizia in tutte le nostre divisioni, di completare la prima tranche 2021 di riacquisto azioni proprie per 1,6 miliardi, accantonare 0,9 miliardi di dividendi sui nostri risultati del primo semestre 2022 e di aumentare il nostro Cet1 ratio al 15,7% al secondo trimestre 2022, tra i migliori del settore. Abbiamo delle fondamenta finanziarie e strategiche molto solide", ha aggiunto il top manager.

L'appuntamento è stato anche l'occasione per il presidente Pier Carlo Padoan e per il ceo Andrea Orcel di fare chiarezza sulla direzione che ha deciso di intraprendere la banca in questo contesto complesso, stretto tra tensioni macroeconomiche e geopolitiche.

"Nel corso del 2021 abbiamo discusso a piú riprese del contesto impegnativo in cui stavamo operando, di come uscire dalla pandemia Covid e tornare piú forti di prima. In queste situazioni, il ruolo delle banche diventa ancor piú centrale, ponendosi quali attori fondamentali per gestire situazioni di crisi e sostenere la societá nel colmare il divario tra risparmi e investimenti. Per Unicredit, il miglior modo di operare in tal senso, si traduce in azioni dirette a divenire una banca sempre piú forte", ha affermato Padoan.

"Sebbene la pandemia Covid sia stata lunga e abbia avuto impatti rilevanti, considerando anche le conseguenze della crisi russo-ucraina ciò che ci troviamo ad affrontare oggi in Europa è probabilmente ancora piú impegnativo poichè riguarda questioni strutturali e di lungo periodo che devono essere affrontate. Sia le aziende sia i singoli cittadini stanno giá subendo l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia, in uno scenario in cui il costo della vita continua a crescere. Le economie di tutta Europa - e del continente nel suo complesso - si trovano ad affrontare sfide alle quali i governi e le autoritá di regolamentazione devono rispondere. In Italia, l'incertezza politica si aggiunge alle incognite del futuro", ha proseguito Padoan.

"Come banca, non permetteremo ad eventi fuori dal nostro controllo di distrarci dal nostro obiettivo: sostenere al meglio l'economia europea e tutti i suoi cittadini. A tal fine dobbiamo concentrarci sulla realizzazione del nostro piano strategico, Unicredit Unlocked, e sul rendere la nostra banca il piú forte possibile per supportare l'Europa nei difficili momenti attuali e futuri. Questo è ciò che abbiamo fatto finora. Stiamo affrontando il contesto da una posizione di forza, facendo leva sulla focalizzazione verso attivitá piú redditizie, un bilancio solido, una posizione patrimoniale best-in-class e sulla capacitá di generare organicamente capitale".

Infine Padoan ha spiegato che tutte le aree geografiche in cui Unicredit è presente hanno performato e ha aggiunto che il "riposizionamento delle nostre attivitá italiane sotto la guida diretta dell'amministratore delegato e del deputy head of Italy è un altro esempio di come stiamo fornendo alle aree in cui siamo presenti ciò di cui hanno bisogno. Questa strategia sta giá iniziando a produrre risultati tangibili", ha concluso l'economista.

cce

MF-DJ NEWS

1415:00 set 2022


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September 14, 2022 09:00 ET (13:00 GMT)