MILANO (MF-DJ)--Ha preso il via l'assemblea ordinaria degli azionisti di Unicredit chiamata a nominare l'amministratore delegato Andrea Orcel e il presidente Pier Carlo Padoan.

L'attuale presidente Cesare Bisoni ha comunicato che sono presenti 2.001 azionisti in rappresentanza di 1.356.691.153 azioni ordinarie pari al 60,471% del capitale sociale. L'adunanza si svolge tramite il rappresentate designato da Unicredit.

I principali soci presenti sono il Gruppo BlackrocK (5,158%), Capital

Research and Management Company (5,158%), il Gruppo Allianz (3,103%),

Norges Bank (3,003%), Atic Second International Investment Company,

Delfin, Fondazione Cassa di Risparmio di Ve-Vi-Bl e An e Fondazione Cassa

di Risparmio di Torino.

L'attenzione è rivolta alla sua politica di remunerazione e alle scelte

strategiche che metterá in atto per rilanciare la banca che ha chiuso il

2020 con un buon utile sottostante ma con una perdita netta di 2,8

miliardi dopo rettifiche su crediti da 5 miliardi.

Ed è proprio sulle scelte dei grandi azionisti come Blackrock, Allianz,

Capital Research e Norges Bank che è concentrata l'attenzione del mercato.

"Questo è il mio ultimo intervento da presidente di questa straordinaria banca. Il mio mandato, insieme a quello del Consiglio, giunge a scadenza. Lascio, dopo una gratificante esperienza di molti anni, un gruppo profondamente rinnovato. Oggi la banca è solida, gode del più alto livello di patrimonializzazione della propria storia ed è adeguatamente attrezzata per affrontare le sfide che l'intero settore bancario è chiamato ad affrontare. Grazie al lavoro dell'a.d. Jean Pierre Mustier - che ha lasciato il gruppo dopo quasi cinque anni - e al contributo di tutti i colleghi di Unicredit, negli ultimi anni la banca ha compiuto una straordinaria inversione di tendenza", ha affermato il presidente in carica di Unicredit, Cesare Bisoni, aprendo l'assemblea. "Il gruppo è oggi in grado di servire al meglio i propri clienti e i territori in cui è presente, grazie anche ad una crescente sensibilità verso il tema della sostenibilità, come dimostrano i numerosi riconoscimenti ottenuti. Sono molteplici le iniziative attuate e che la Banca continuerà a potenziare all'insegna di principi cardine quali l'etica e il rispetto. Tali fattori sono il tratto distintivo della visione a lungo termine della nostra attività e dei rapporti con gli stakeholder, nonché la guida per le nostre persone, affinché, nella loro attività quotidiana, facciano la 'cosa giusta'. Vogliamo, infatti, essere non solo finanziatori ma anche promotori di un cambiamento positivo nella società. In Unicredit, il modo in cui si raggiungono i risultati è importante quanto i risultati stessi".

Bisoni ha quindi aggiunto che il 2020 è stato un anno molto difficile per il settore a causa della pandemia di Covid-19 ma le banche europee devono essere percepite dagli investitori internazionali come un investimento. Il presidente ha quindi ricordato che Unicredit "ha confermato la sua politica dei dividendi e pianificato una distribuzione straordinaria di capitale nell'ultimo trimestre dell'anno, qualora le giuste condizioni dovessero ripresentarsi e subordinatamente all'autorizzazione dell'Autoritá di Vigilanza".

Se i proxy advisor Iss e Glass Lewis hanno messo nel mirino la policy di remunerazione e, in particolare i 7,5 milioni del top manager (tra parte fissa e una parte variabile), invitando gli azionisti a votare contro, le fondazioni azioniste hanno dichiarato il loro sostegno.

L'ente piemontese ieri ha fatto sapere che "esprimerá voto favorevole

alla policy di remunerazione complessiva della banca in linea sia con le

best practice internazionali di gruppi analoghi, sia con il perseguimento

dell'obiettivo della creazione di valore nel medio-lungo termine

nell'interesse di tutti gli stakeholders", spiega una nota arrivata a

mercati chiusi, dopo le riunioni del Cda e del Consiglio di indirizzo che

ha approvato il bilancio e nominato il nuovo Cda.

L'auspicio della Fondazione Crt, con il suo presidente Giovanni Quaglia

e il Segretario Generale Massimo Lapucci è che il nuovo ceo di Unicredit

guidi le scelte strategiche del gruppo verso il piú opportuno

posizionamento sul mercato in un periodo sfidante come quello attuale, con una particolare attenzione ai territori.

La scelta di Orcel come futuro a.d. di Unicredit era stata definita di

recente dai vertici della fondazione piemontese "un risultato fortemente

in linea con quanto auspicato fin dall'inizio di questo percorso: un

profilo di elevato valore per competenza, esperienza e capacitá di

visione a livello internazionale. In un contesto certamente sfidante come

quello attuale, che richiede unanime supporto e massima collaborazione

guardiamo con grande attenzione al piano di crescita di Unicredit e ad

eventuali operazioni di carattere straordinario, che dovranno essere

finalizzate alla valorizzazione della Banca nell'interesse del Paese e di

tutti gli azionisti". L'appoggio era quindi atteso.

La Fondazione Cariverona (azionista della banca con l'1,8%)

ufficiosamente si è detta favorevole alla remunerazione studiata in

quanto Orcel "è chiamato a guidare il gruppo bancario italiano di maggior

livello 'paneuropeo', alle prese con un'agenda strategica di estremo

impegno giá prima della pandemia".

L'altroieri la banca di Piazza Gae Aulenti ha difeso lo stipendio

pensato per il banchiere (l'assemblea si esprimerá in due diverse

votazioni, una per la nomina e un'altra relativa alla politica di

remunerazione) spiegando che "la struttura retributiva prevista per il

2021 per Orcel è strettamente legata al primo anno del mandato ed è

volta a garantire il giusto livello di competitivitá e attrazione per un

dirigente di alto livello. In tale contesto, in sostituzione della

remunerazione variabile standard per il 2021 e al fine di favorire

l'allineamento degli interessi tra il ceo designato e gli azionisti

attraverso la dinamica dei prezzi delle azioni (al rialzo e al ribasso),

giá nel primo anno nel ruolo, è prevista un'assegnazione una tantum

basata su azioni, che consentirá a Orcel di soddisfare le linee guida

sull'azionariato del gruppo, che prevedono che il ceo mantenga un

controvalore pari al 200% della retribuzione fissa in azioni".

Intanto Il top manager ha davanti a sé numerose sfide e dovrà decidere rapidamente quale ruolo giocherà Unicredit nel consolidamento del settore bancario italiano.

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

MF-DJ NEWS

1511:07 apr 2021

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April 15, 2021 05:07 ET (09:07 GMT)