MILANO (MF-DJ)--La corsa dell'inflazione e l'aspettativa di una politica monetaria piú restrittiva da parte della Bce hanno fatto sì che i rendimenti delle obbligazioni sovrane europee siano aumentati dall'inizio del 2022. Questo fenomeno è stato piú evidente nei Paesi dell'Europa meridionale come Grecia, Italia, Portogallo e Spagna.

Dbrs Morningstar ritiene che le esposizioni sovrane delle banche italiane siano gestibili nonostante l'attuale volatilitá del mercato, poichè negli ultimi anni gli istituti hanno ridotto le loro esposizioni a livelli piú moderati. Inoltre, in risposta alle tensioni sul debito sovrano italiano nel 2018, le banche hanno ridotto le loro esposizioni alle obbligazioni classificate come Hold to Collect and Sale (Htcs), spostandosi verso attivitá classificate come attivitá finanziarie al costo ammortizzato (Htc). Ciò ha contribuito a compensare l'impatto negativo sulle riserve di fair value del portafoglio complessivo e a ridurre la sensibilitá della base patrimoniale delle banche italiane al rischio di mercato.

Anche se leggermente ridotta rispetto agli anni passati, le banche italiane hanno però ancora una significativa esposizione al rischio sovrano. Includendo i titoli di debito e i prestiti, queste esposizioni ammontano a 366 miliardi di euro, pari al 16% delle attivitá totali in media a fine 2021 rispetto al 18% di fine 2017. Sebbene le esposizioni nazionali rappresentino la parte piú consistente (7,8% delle attivitá totali), le banche italiane detengono anche importi significativi di esposizioni sovrane spagnole, francesi e tedesche.

Gli esperti notano che, mentre gli aumenti dei rendimenti sono stati piú evidenti nei titoli di Stato dell'Europa meridionale, le persistenti preoccupazioni per l'inflazione a livello mondiale hanno portato ad aumenti dei rendimenti superiori a 150 bps anche in strumenti "rifugio" come i titoli decennali statunitensi e tedeschi.

Le banche italiane hanno livelli di esposizione sovrana piú elevati rispetto alla media europea, avvertono poi da Dbrs. In particolare, le banche italiane si distinguono dalle loro controparti spagnole per una maggiore percentuale di esposizione sovrana nazionale, pari al 7,8% delle attivitá contro il 6,9% della Spagna.

Intesa e Unicredit detengono percentuali piú consistenti di esposizioni governative in Paesi al di fuori dell'Italia, ma la maggior parte del sistema bancario italiano è esposta principalmente all'Italia. Sebbene in generale una maggiore diversificazione geografica possa contribuire a ridurre il possibile rischio di shock macroeconomici asimmetrici, la natura diffusa dei ribassi dei prezzi dei titoli obbligazionari fa sì che l'effetto protettivo di un'elevata diversificazione sia basso.

Ciononostante, le banche italiane hanno un'ampia esposizione sovrana al costo ammortizzato, che copre i coefficienti patrimoniali dalla volatilitá dei prezzi delle obbligazioni, poichè queste non sono valutate al mercato. Tuttavia, le banche rimangono esposte a potenziali perdite nel caso in cui vendano le obbligazioni di questi portafogli in periodi di elevata volatilitá e pressione sul titolo sovrano italiano.

alb

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June 29, 2022 12:01 ET (16:01 GMT)