MILANO (MF-DJ)--Unicredit è ancora sottovalutata dal mercato e nel 2023 ha margini di miglioramento. Ne è convinto il ceo, Andrea Orcel, che oggi ha presentato i risultati del 2022, chiuso con un utile netto di 5,4 miliardi di euro e ricavi netti per 18,1 mld (+14,7% a/a). "Negli ultimi 8 trimestri abbiamo battuto il consensus del 30% ogni volta, ciò significa che il mercato non ha ancora ci prezza ancora in modo adeguato. Nel 2023 ci aspettiamo di migliorare ancora: questa è una banca diversa dal passato".

L'istituto stima per il 2023 ricavi netti superiori a 18,5 miliardi, interessi netti maggiori di 11,3 miliardi, costi inferiori a 9,7

miliardi, un costo del rischio di 30-35 bps e un utile netto in linea col

2022. L'istituto prevede un portafoglio forte e overlay prudenti che

possono essere impiegati o rilasciati nei prossimi due anni. Stima altresì una migliore redditivitá in grado di fronteggiare qualsiasi scenario e la generazione di capitale organico oltre i target a supporto della distribuzione sostenibile agli azionisti.

Unicredit ha proposto per il 2022 una distribuzione agli azionisti di 5,25 miliardi in crescita di 1,5 miliardi (+40%) rispetto all'anno precedente, con una proposta di dividendo in contanti di 1,91 miliardi e di riacquisto di azioni proprie per 3,34 miliardi, soggette alle debite approvazioni. Il dividendo in contanti - che corrisponde a un payout ratio del 35 per cento sull'utile netto di gruppo esclusa la Russia - rende possibile proporre un Dps pari a 98,72 centesimi di 1,6 euro, con una crescita dell'84% anno su anno, a riprova della capacitá di Unicredit di generare un valore significativo per gli azionisti.

E nel 2023 Orcel mira a una distribuzione agli azionisti simile a quella proposta per il 2022. Con i risultati finanziari presentati oggi Unicredit "ha sorpassato gli obiettivi del 2022. La sfida nel 2023 è costruire su questo e fare meglio. I risultati dicono che c'è stata una trasformazione, la macchina commerciale è tornata in vita mentre la macchina operativa necessita di un pò piú di tempo", ha affermato Orcel a Cnbc.

Per il momento niente M&A. L'ad vede due opzioni possibili alla fine del Piano strategico per l'utilizzo del capitale in eccesso. "Verso la fine del business plan o ci convinciamo che non c'è valore in operazioni di M&A e quindi integreremo la nostra remunerazione ai soci" distribuendo loro il capitale in eccesso "oppure, e a mio avviso è l'ipotesi migliore, faremo acquisizioni che aggiungono valore. Ovviamente se ci saranno"

opzioni sul mercato.

Anche altre valutazioni strategiche sono rimandate all'anno successivo.

Unicredit valuterá nel corso del 2024 se ha senso come strategia

internalizzare i business dell'asset management e dell'assicurazione Vita

"impiegando" per tali attivitá "del capitale. Al momento la banca

continuerá a cercare partnership per le fabbriche prodotto".

cce

MF-DJ NEWS

3118:00 gen 2023


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January 31, 2023 12:00 ET (17:00 GMT)