MILANO (MF-DJ)--Lo spread Btp/Bund ha aperto la settimana in lieve allargamento a 190,1 punti base, messo alla prova dalle incertezze sulla tenuta del governo Draghi.

Oggi il presidente del Consiglio, Mario Draghi, incontrerá il leader del M5S, Giuseppe Conte, "per cercare di trovare una via d'uscita all'attuale situazione di tensione, che potrebbe nuocere alla stabilitá del governo", commentano gli analisti di Unicredit Research.

Dopo la scissione del M5S, Conte "ha subito crescenti pressioni da parte dei suoi parlamentari affinchè uscisse dalla coalizione di governo e invece offrisse supporto esterno al governo caso per caso", sottolineano gli esperti. D'altra parte, Draghi "ha recentemente affermato che il governo crollerebbe se il M5S si ritirasse, quindi ci aspettiamo che il presidente del Consiglio faccia molto nei suoi tentativi di raggiungere un compromesso che tenga a bordo il M5S", concludono da Unicredit Research.

Nel complesso, i mercati obbligazionari dell'Eurozona "potrebbero prendersi una pausa oggi viste le vacanze negli Stati Uniti e un leggero calendario di dati", afferma lo strategist dei tassi di Commerzbank Rainer Guntermann. "Il trading basato sui timori di recessione continua a dominare, ma gli effetti a catena sulle aspettative di Fed/Bce stanno sostenendo gli asset rischiosi", scrive in una nota Guntermann. I titoli di Stato dell'Eurozona a 10 anni scendono dopo l'apertura, provocando un aumento dei rendimenti, ma lo strategist afferma che i timori di recessione continuano a dominare.

I movimenti di rendimento intraday rimangono significativi, con il rendimento del Bund a 10 anni scambiato in rialzo di circa quattro punti base in piú all'1,27%.

Le emissioni obbligazionarie del mercato dei capitali degli Stati della zona euro nella prima metá del 2022 sono diminuite del 10% rispetto al primo semestre 2021 a 636 miliardi di euro, afferma Elmar Voelker, analista senior del reddito fisso presso Landesbank Baden-Wuerttemberg.

Questo volume non include l'attivitá da parte di emittenti minori come Slovenia, Slovacchia, Cipro, Malta, Lussemburgo o Stati baltici. Gli uffici di gestione del debito "potrebbero aver risposto al massiccio aumento dei rendimenti obbligazionari facendo deliberatamente un uso minore della loro consueta strategia di emissione anticipata", spiega Voelker, offrendo una possibile spiegazione per il volume di emissione inferiore. Un altro motivo potrebbe essere che le entrate del governo potrebbero essersi sviluppate meglio del previsto fino ad oggi nonostante i crescenti rischi economici dovuti alla guerra in Ucraina e quindi ridotto il fabbisogno di finanziamento complessivo, conclude l'analista.

Secondo i calcoli degli analisti di Landesbank Baden-Wuerttemberg, che prevedono l'emissione di obbligazioni per l'intero anno 2022 a 1.095 trilioni di euro, gli 11 maggiori emittenti di titoli di Stato dell'Eurozona hanno completato circa il 58% del loro fabbisogno annuale da inizio anno. Questo si confronta con un progresso del finanziamento del 59% allo stesso punto del 2021, scrive in una nota Voelker. Gli analisti di Lbbw attualmente considerano i rischi sull'emissione come "quasi bilanciati", aggiunge Voelker. "Sebbene il rallentamento inaspettatamente significativo dell'attivitá del mercato primario nel secondo trimestre tenda a suggerire rischi al ribasso, le conseguenze della guerra in Ucraina continuano a comportare rischi al rialzo", conclude Voelker.

lus

MF-DJ NEWS

0411:04 lug 2022


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July 04, 2022 05:04 ET (09:04 GMT)