UniCredit, Nexi hanno concordato i principi generali per rinegoziare l'accordo sui pagamenti, dice il giornale
27 marzo 2024 alle 07:42
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La banca italiana UniCredit e la società di pagamenti Nexi hanno concordato i principi generali per rinegoziare il loro accordo esistente, come ha riferito mercoledì il quotidiano Il Sole 24 Ore.
L'accordo sarà rivisto a condizioni più favorevoli per UniCredit e sarà finalizzato nei prossimi mesi, ha riferito il quotidiano, citando fonti proprie non specificate.
UniCredit non ha commentato, ha aggiunto. Anche Nexi non ha avuto un commento immediato.
Anche MF, un altro quotidiano finanziario, ha affermato che l'accordo è vicino.
Il gruppo italiano di infrastrutture per i pagamenti SIA ha firmato nel 2016 un contratto di 10 anni con UniCredit per gestire le carte e i pagamenti nei negozi, nonché le macchine per il prelievo di contanti, prima di essere acquisito da Nexi, che ha ereditato il contratto.
L'amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, mesi fa ha avviato una revisione dell'attività di pagamento della banca, con l'obiettivo di gestirla in modo più unificato nei vari mercati, suscitando il timore degli investitori che possa cercare nuovi partner, con un colpo per Nexi.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).