UniCredit fissa target intermedi 2030 Net Zero per settori alte emissioni
31 gennaio 2023 alle 11:30
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(Corregge riferimenti alle date nel titolo e nel lead)
MILANO (Reuters) - UniCredit ha fissato i target intermedi Net Zero delle emissioni dirette entro il 2030 nell'ambito del proprio portafoglio crediti per i tre settori a maggiore intensità di carbonio, quali petrolio e gas, produzione di energia elettrica e automotive.
In particolare nel petrolio e gas, all'interno di un portafoglio crediti complessivo di 7,8 miliardi di euro, l'istituto punta ad una riduzione del 29% delle emissioni finanziate Scope 3, si legge in una nota.
Nella produzione di energia elettrica (portafoglio di 8,9 miliardi) UniCredit si impegna a ottenere una riduzione di circa il 47% dell'intensità fisica ponderata 'Scope 1' a 111 gCO2e/kWh, e nell'automotive (portafoglio 1,8 miliardi) di circa il 41% dell'intensità fisica ponderata 'Scope 3' "Tank To Wheel"4
a 95 gCO2/km5.
Gli obiettivi intermedi al 2030 sono in funzione del raggiungimento del target Net Zero per quanto riguarda le emissioni finanziate entro il 2050.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).