MILANO (MF-DJ)--Scambiare poste di attivo con controparti locali non sanzionate per neutralizzare il rischio di tasso su un arco temporale che potrebbe andare da qualche mese a un anno. Sarebbe questa la pista principale battuta da Unicredit per gestire l'esposizione alla Russia in attesa che la crisi scatenata dalla guerra all'Ucraina si stabilizzi. Un'operazione di finanza strutturata analoga sarebbe al vaglio anche dell'americana Citi, altro istituto pesantemente esposto verso Mosca. Un'operazione comunque complessa da mettere a terra, come spiegato ieri da MF-DowJones.

Per quanto riguarda Unicredit, scrive MF, l'altra strada praticabile resta quella della cessione. Come emerso la scorsa settimana, alla finestra ci sarebbero istituzioni finanziarie e società non sottoposte a sanzioni e interessate a ottenere una licenza bancaria all'interno del Paese. Sembra però che Piazza Gae Aulenti abbia già respinto qualche avance tra cui quella di Interros Capital, la società di investimento che fa riferimento all'oligarca Vladimir Potanin. Potanin ha appena acquisito da SocGen l'intera quota in Rosbank e nelle filiali assicurative. Peraltro l'istituto francese è stato l'unico ad aver sinora annunciato un dietrofront a tutti gli effetti da Mosca.

red/lab

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1708:06 mag 2022


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May 17, 2022 02:07 ET (06:07 GMT)