Unicredit : precisa che non ci saranno impatti su dividendi da rialzo P2R
09 dicembre 2022 alle 16:04
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MILANO (MF-DJ)--Unicredit, a seguito delle indiscrezioni di stampa in merito al Supervisory Review and Evaluation Process (Srep) del 2022 e al requisito patrimoniale Pillar 2 Capital Requirement (P2R), precisa che sulla base delle comunicazioni preliminari della Bce il P2R potrebbe aumentare in misura minima rispetto all'attuale livello di 175 punti base.
Il buffer Maximum Distributable Amount al 30 settembre 2022, si legge in una nota, era molto ampio e pari a 635 punti base. Non vi è quindi alcun impatto sulle politiche distributive di Unicredit per il 2022 e
per il futuro, sul funding plan né sul target di capitale, che rimangono come da guidance.
Unicredit fornirà al mercato un ulteriore aggiornamento dopo aver ricevuto la lettera formale dello Srep con il risultato finale.
Al 30 settembre 2022, i coefficienti di capitale di Unicredit su base consolidata erano i seguenti: 15,41 per cento Cet 1 ratio, fully loaded; 16,04 per cento Cet 1 ratio, transitional; 17,94 per cento Tier 1 ratio, transitional; 20,76 per cento Total Capital ratio, transitional. La generazione organica di capitale consolidato ha toccato il record di 158 pb, pari a circa 5 miliardi di euro escludendo la Russia, e l'utile netto di gruppo ha raggiunto il record di 4 miliardi di euro, escludendo la Russia.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).