Unicredit : tratta per vendere la controllata russa (MF)
12 maggio 2022 alle 08:18
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MILANO (MF-DJ)--Unicredit potrebbe essere la seconda banca internazionale ha cedere le proprie attività in Russia dopo Societe Generale. Se il gruppo francese ha già venduto all'oligarca Vladimir Potanin, piazza Gae Aulenti (oggi +10,79% in borsa, anche in seguito all'annuncio del buyback da 1,6 miliardi) è stata contattata da acquirenti interessati all'operazione. Alla finestra, come riportato da Bloomberg, ci sarebbero istituzioni finanziarie e società non sottoposte a sanzioni e interessate a ottenere una licenza bancaria all'interno del Paese. La vendita è una delle opzioni ma in ogni caso, si precisa, l'intenzione della banca è valorizzare la quota.
Si tratta peraltro ancora di confronti preliminari che, data la situazione geopolitica, potrebbero anche fallire. Già all'indomani dell'invasione dell'Ucraina Unicredit aveva annunciato una revisione della strategia in Russia, lasciando però intendere che una exit in tempi rapidi non sarebbe stata semplice. Nel frattempo il rischio finanziario è stato in larga parte sterilizzata con gli ultimi risultati trimestrali. La banca ha tagliato di due miliardi l'esposizione verso il Paese: per comprendere la ratio della decisione occorre precisare che per Unicredit la perdita massima legata nello scenario peggiore sarebbe pari a 5,2 miliardi, con un impatto di 128 punti base sul Cet1.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).