(Alliance News) - Piazza Affari rispetta le attese e apre in lieve rialzo la seduta di scambi di venerdì.
Gli occhi dei trader sono puntati sui risultati trimestrali delle quotate in Italia e Oltreoceano.
Il FTSE Mib ha aperto venerdì in rialzo dello 0,1% a 34.700,60, il Mid-Cap scende dello 0,1% a 46.748,45, lo Small-Cap è in flessione dello 0,1% a 28.427,11 e l'Italia Growth segna un aumento dello 0,1% a 8.100,03.
In Europa, il FTSE 100 di Londra cede lo 0,1% a 8.258,97, il CAC 40 di Parigi perde lo 0,2% a 7.489,16 e il DAX 40 di Francoforte è in ribasso dello 0,1% a 19.435,62.
Regina del paniere a più alta capitalizzazione di Piazza Affari è Saipem, che sale del 2,5%, dopo aver chiuso la seduta di ieri su del 4,6%.
La società, dopo aver chiuso i primi nove mesi del 2023 con un utile raddoppiato a EUR206 milioni, conferma la distribuzione dei dividendi dal 2025 e prevede di destinare agli azionisti tra il 30 e il 40% del free cash flow.
A febbraio prossimo, presenterà il nuovo piano strategico e una revisione della dividend policy, puntando a ricavi annui di oltre EUR14 miliardi e a un Ebitda di EUR1,3 miliardi.
Eni è in rialzo dello 0,9% a EUR14,36. Prima dell'apertura, il Cane a sei zampe ha comunicato di aver chiuso i primi nove mesi con un utile netto più che dimezzato a EUR2,39 miliardi da EUR4,60 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Nel solo terzo trimestre, il risultato netto è sceso a EUR522 milioni da EUR1,92 miliardi dello stesso trimestre dell'anno scorso.
L'utile netto adjusted, invece, mostra un calo nei nove mesi a EUR4,37 miliardi da EUR6,66 miliardi e nel terzo trimestre a EUR1,27 miliardi da EUR1,82 miliardi. Il risultato pretax scende a EUR9,20 miliardi nei nove mesi da EUR11,92 miliardi e a EUR2,66 miliardi nel trimestre da EUR3,27 miliardi.
Il gruppo energetico ha inoltre comunicato venerdì di aver definito con Seri Industrial - che vola sullo smallcap del 13% - un accordo per il potenziale sviluppo della filiera industriale delle batterie elettrochimiche al litio-ferro-fosfato per applicazioni storage e per mobilità elettrica industriale e commerciale.
Il board di Italgas - in rialzo dello 0,4% - giovedì ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi, chiudendo con un utile netto adjusted attribuibile al gruppo di EUR361,7 milioni, in aumento sul medesimo periodo dello scorso anno quando era pari a EUR316,7 milioni, salendo così del 14%.
La company ha inoltre fatto sapere giovedì che il consiglio di amministrazione ha deliberato il rinnovo del Programma EMTN Euro Medium Term Notes per un importo massimo nominale di EUR10 miliardi. Ad oggi, nell'ambito del precedente Programma EMTN, che aveva un importo massimo nominale di EUR6,5 miliardi, sono in circolazione prestiti obbligazionari per nominali EUR5,6 miliardi.
Profit taking su Stellantis, giù dell'1,1%. La società sta puntando sulla tecnologia delle batterie allo stato solido, integrandola in nuovi modelli di Dodge Charger Daytona basati sulla piattaforma Stla Large. Questa tecnologia, sviluppata dalla statunitense Factorial, utilizza un elettrolita solido anziché liquido, offrendo una maggiore densità energetica e migliori prestazioni rispetto alle tradizionali batterie agli ioni di litio. Come ricorda Milano Finanza giovedì, l'iniziativa segue un investimento di USD75 milioni fatto da Stellantis in Factorial nel 2021.
Notizie positive per Unicredit, in salita dello 0,5%. Deutsche Bank, contrariamente a ipotesi precedenti, non sembra infatti intenzionata a intervenire in Commerzbank per contrastare l'istituto italiano.
Telecom Italia apre in positivo dello 0,1%. L'ex monopolista ha comunicato che sono state riassegnate le deleghe in mano al dirigente Simone De Rose, coinvolto nelle indagini per una presunta corruzione tra privati.
In cima al Mid-Cap, Buzzi, che avanza del 2,7%.
Bene anche Webuild, in rialzo dell'1,2%. La società ha comunicato questa mattina che la controllata Lane Construction ha siglato un contratto per un nuovo progetto stradale del valore di USD190 milioni in Florida.
Questo nuovo contratto porta il valore dei progetti acquisiti e in fase di finalizzazione da parte di Lane a oltre EUR1 miliardo dall'inizio del 2024. Il mercato nordamericano si conferma quindi strategico per Webuild, rappresentando al 30 giugno 2024 il 13% dei ricavi complessivi del gruppo.
Peggiore del listino tra le midcap è Maire Tecnimont, in rosso del 2,2%. La società ha fatto sapere giovedì di aver chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto in aumento del 63% a EUR144,5 milioni da EUR88,6 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.
Giù anche Brembo, che perde il 2,0%.
Sullo Small-Cap, oltre alla citata Seri Industrial, regina del listino, bene Bioera, che continua il suo rally positivo, guadagnando il 3,9%.
Male Fidia - in flessione del 3,1% - che paga ancora lo scotto dei conti del primo semestre, e Digital Bros, che cala del 2,0% dopo aver chiuso la seduta in giovedì in rialzo del 4,9%.
Unieuro sale dello 0,5% a seguito delle notizie relative all'OPA di Fnac Darty. L'operazione, avviata il 2 settembre, ha subìto un'accelerazione significativa giovedì, con oltre 5 milioni di azioni Unieuro consegnate, più del doppio rispetto ai giorni precedenti.
Fnac Darty ora detiene il 36,9% delle azioni, che si sommano al 4,4% già in suo possesso, portando il totale a poco più del 41%. Tuttavia, manca ancora circa il 25% per raggiungere la soglia minima del 66,7%, necessaria per il successo dell'offerta.
Fra le PMI, sale OSAI Automation System, del 4,8%, e 4AIM Sicaf, che guadagna il 4,3%.
Bene Websolute, che segna un rialzo del 2,7%. La società ha annunciato venerdì che la controllata DNA ha firmato con Universal Music Italy un accordo strategico a lungo termine per distribuire contenuti destinati ai bambini, inclusi i popolari cataloghi "Coccole Sonore" e "Baby Dance School".
Questo accordo garantisce a UMI diritti esclusivi per la distribuzione digitale e fisica del catalogo di DNA, che include serie amate dai più piccoli, come "Whiskey e i suoi amici".
Ancora in fondo al listino Monnalisa, che estende il rosso di ieri, cedendo oggi il 5,7%.
In Asia, il Nikkei ha chiuso la seduta di venerdì in calo dello 0,6% a 37.913,92, lo Shanghai Composite ha guadagnato 0,6% a 3.299,70 e l'Hang Seng guadagna lo 0,5% a 20.600,56.
A New York, alla chiusura di giovedì, il Dow Jones ha perso lo 0,3% a 42.374,36, il Nasdaq è salito dello 0,8% a 18.415,49 e l'S&P 500 ha guadagnato lo 0,2% a 5.809,86.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0822 da USD1,0828 di giovedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,2968 da USD1,2975 di ieri sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD74,63 al barile contro USD74,54 al barile di giovedì in chiusura azionaria europea. L'oro invece scambia a USD2.729,57 l'oncia da USD2.736,30 l'oncia di ieri sera.
Nel calendario macroeconomico di venerdì, alle 1000 CEST, sarà la volta del livello di fiducia delle aziende e dei consumatori italiani. Alle 1000 CEST, dalla Germania, focus sull'indice IFO, mentre dalla BCE verrà pubblicato il dato sulla massa monetaria.
Dagli USA, alle 1430 CEST, sarà la volta del dato sui beni durevoli, mentre alle 1900 CEST del report degli impianti di Baker Hughes.
Alle 2130 CEST, come di consueto il venerdì, verrà pubblicato il COT Report.
Nel calendario societario, in arrivo i risultati di Biesse, Indel B, Sogefi e TrenDevice.
Di Antonio Di Giorgio, Alliance News reporter
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