FRANCOFORTE/BERLINO (Reuters) - Il governo tedesco dovrà versare decine di miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi a Uniper per far fronte alla crisi del gas in Europa, dopo che un piano precedentemente pensato per aiutare l'importatore di gas in difficoltà è stato scartato, secondo quanto riferito da due fonti.

Il cancelliere Olaf Scholz aveva deciso di nazionalizzare Uniper a settembre, impegnando 29 miliardi di euro per sostenere il maggiore importatore di gas della Germania e prevenire quello che si temeva potesse risultare in un crollo delle aziende energetiche in stile Lehman.

La coalizione di governo di Scholz aveva previsto di integrare la misura di sostegno con fondi raccolti attraverso un'imposta sul gas, che è stata successivamente eliminata, il che significa che il governo dovrà stanziare ulteriori risorse.

Il quotidiano Handelsblatt, che per primo ha riportato la notizia della necessità di ulteriori finanziamenti, ha scritto che l'ammontare necessario per l'ulteriore sostegno potrebbe raggiungere in totale i 40 miliardi di euro, citando fonti governative e finanziarie.

Il denaro aggiuntivo verrà attinto dal programma governativo da 200 miliardi di euro varato per aiutare famiglie e imprese, che prevede soluzioni "su misura" per sostenere gli importatori di gas Uniper, Sefe e VNG EnBW, secondo le fonti.

Uniper non ha commentato.

Le fonti hanno riferito a Reuters che l'esborso esatto sarà determinato dalle future variazioni del prezzo del gas.

Le azioni di Uniper sono scese dello 0,8%.

Uniper aveva inizialmente cercato sostegno da parte del governo durante l'estate, quando è stata una delle prime aziende a essere penalizzate dalla crisi energetica europea, dopo che la Russia ha interrotto i flussi di gas verso l'Europa come apparente ritorsione per le sanzioni dopo la guerra in Ucraina.

L'amministratore delegato di Uniper, Klaus Dieter Maubach, ha comunicato a settembre che l'azienda registrava perdite per circa 100 milioni di euro al giorno per l'acquisto di gas e che, senza il sostegno finanziario dell'imposta sul gas, avrebbe perso 10 miliardi di euro nel quarto trimestre.

Oggi Scholz ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di usare l'energia come un'arma. Il Cremlino ha negato l'accusa e ha incolpato l'Occidente per l'aumento dei prezzi dell'energia.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)