LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono saliti in seguito ai timori per l'offerta, con l'Unione europea che valuta un potenziale divieto sulle importazioni di petrolio russo, pochi giorni dopo la flessione della fornitura dalla Libia che ha scosso il mercato.

Intorno alle ore 11,15 italiane, i futures sul Brent guadagnano 1,17 dollari, o l'1,1%, a 107,97 dollari il barile. I futures sul greggio Usa scambiano in rialzo di 84 centesimi, o dello 0,8%, a 103,03 dollari al barile.

Secondo gli analisti, il mercato sarà probabilmente nuovamente volatile, con l'Unione europea che sta ancora valutando un embargo sul greggio russo in risposta all'invasione in Ucraina, definita da Mosca come una "operazione militare speciale".

La Libia, stato membro Opec, ha detto ieri di star perdendo 550.000 barili al giorno nella propria offerta, a causa dei blocchi nei principali campi petroliferi e terminali di esportazione. 

Il mercato petrolifero rimane in tensione, con l'Opec+ che fatica a raggiungere gli obiettivi di produzione e con le scorte statunitensi di greggio in forte calo nella settimana terminata il 15 aprile.

Le prospettive della domanda in Cina continuano a zavorrare il mercato, con il primo importatore di petrolio del mondo intenzionato ad allentare lentamente le severe restrizioni contro il Covid-19 che hanno colpito l'attività manifatturiera e le catene di approvvigionamento a livello globale. 

Nel frattempo, il terminale del Mar Nero del Caspian Pipeline Consortium potrebbe tornare a piena capacità questa settimana, ha detto ieri il ministro dell'energia kazako Bolat Akchulakov.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)