WOLFSBURG (awp/ats/akr/dpa) - Si è concluso all'alba di oggi il primo turno di quella che si preannuncia una ondata di scioperi negli stabilimenti tedeschi di Volkswagen: secondo i sindacati hanno aderito 98'650 lavoratori, una quota importante degli oltre 130'000 addetti VW nel paese.

L'agitazione definita "di avvertimento", della durata di due ore, è stata indetta dal sindacato Ig Metall per protestare contro i tagli salariali minacciati, le chiusure degli stabilimenti e i licenziamenti di massa minacciati dai vertici del più grande gruppo automobilistico europeo. L'ultimo stop dei dipendenti VW è avvenuto durante il turno di notte e il lavoro è ripreso normalmente con il primo turno mattutino.

Gli scioperi, che hanno avuto luogo in nove delle dieci fabbriche VW in Germania, hanno anche dimostrato la determinazione della forza lavoro tedesca del gigante automobilistico a resistere alle indicazioni della dirigenza del gruppo secondo cui sono necessari tagli profondi per mantenere competitività, profitti e investimenti. Il management indica come il gruppo soffra di una significativa capacità in eccesso nelle sue fabbriche in Europa, aggravata da un crollo della domanda e da una forte concorrenza internazionale, in particolare nel mercato cinese un tempo redditizio.