La casa automobilistica Stellantis ha firmato un accordo preliminare non vincolante con GME Resources per assicurarsi le forniture di nichel e cobalto solfato per le batterie dei veicoli elettrici (EV), hanno dichiarato lunedì le due aziende.

L'accordo segna un'ulteriore mossa da parte della quarta più grande casa automobilistica del mondo per bloccare le forniture di metalli necessari per le batterie che alimentano le auto EV, in vista di un'attesa impennata della domanda globale, quando la transizione verso una mobilità più pulita guadagnerà terreno.

All'inizio di quest'anno il gruppo franco-italiano ha firmato un accordo di fornitura di litio con lo sviluppatore Vulcan Energy Resources e ha dichiarato che avrebbe investito 50 milioni di euro (48,6 milioni di dollari) per acquistare una partecipazione dell'8%.

Stellantis e la società mineraria GME hanno dichiarato lunedì in un comunicato che il memorandum "rappresenta il primo passo verso una potenziale partnership a lungo termine".

I dettagli finanziari non sono stati resi noti.

La fornitura proverrà da un progetto minerario avanzato di nichel e cobalto in Australia Occidentale chiamato "NiWest", che GME sta attualmente sviluppando, con una produzione prevista di circa 90.000 tonnellate all'anno di nichel e cobalto solfato per batterie.

L'inizio dello studio di fattibilità per NiWest è previsto per questo mese, hanno dichiarato le società.

Maxime Picat, Chief Purchasing and Supply Chain Officer di Stellantis, ha dichiarato che garantire le fonti di materie prime e la fornitura di batterie rafforzerebbe la catena di valore del gruppo per la produzione di EV e sosterrebbe il suo obiettivo di decarbonizzazione.

Stellantis, proprietario di marchi come Jeep, Peugeot, Fiat, Citroen, Maserati e Opel, si è impegnato a realizzare il 100% delle sue vendite in Europa e il 50% delle vendite negli Stati Uniti con veicoli elettrici a batteria entro il 2030. (1 dollaro = 1,0286 euro) (Relazioni di Tassilo Hummel a Parigi e Giulio Piovaccari a Milano; Redazione di Sudip Kar-Gupta e Louise Heavens)