GENOVA (MF-DJ)--"Stiamo uscendo da una crisi economica epocale. L'Italia necessita di misure concrete e immediate per creare lavoro e occupazione, temi chiave per la sostenibilità di cui l'Europa tutta ha bisogno. Le imprese hanno un ruolo centrale nella definizione del modello industriale necessario per avviare una ripresa duratura e condivisa in un momento di congiuntura economica unico. L'esperienza del Ponte di Genova ci ha mostrato la via. Serve far partire rapidamente le opere e avviare accurati piani di manutenzione delle infrastrutture in forma diffusa sui territori. Occorre gestire le fragilità del sistema, investendo sulla formazione, accelerando la semplificazione, spendendo presto e bene in totale trasparenza le risorse disponibili. Serve rimuovere gli ostacoli strutturali legati al sistema delle garanzie e alla mancanza nei contratti della revisione dei prezzi, che in questa fase di crescenti costi delle materie prime rappresentano un serio freno alla produzione".

Lo ha detto Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild, la società che ha costruito il nuovo Ponte di Genova, è intervenuto alla tavola rotonda "Il Nuovo Ponte San Giorgio di Genova: ragioni di un successo e replicabilità del modello" tenutasi nel capoluogo ligure nell'ambito del Summit 2021 G20 High-Level Conference on Local Infrastructure Investiment, riunione del Gruppo di Lavoro Infrastrutture del G20. L'evento, organizzato dalla Presidenza Italiana del G20, dal Comune di Genova e dall'Istituto Affari Internazionali, è stato occasione di riflessione sulla replicabilità del Modello Genova tra istituzioni e imprese che hanno contribuito alla costruzione del nuovo ponte, completato in un anno di lavoro da Webuild. Un'opera che è diventata simbolo di un nuovo approccio collaborativo per la realizzazione di opere sostenibili e di qualità in tempi rapidi. Un modello che Webuild sta già replicando in altri progetti in corso nel Paese, insieme con alcune delle imprese della filiera del Gruppo che complessivamente in Italia conta 7.000 fornitori.

"L'Italia ha strumenti e competenze per massimizzare le potenzialità offerte dai piani di rilancio europei, che vanno integrati con gli strumenti e le risorse ulteriori di cui dispone il Paese, per cogliere le opportunità di una ripresa veloce, sostenibile e duratura", ha continuato Salini.

"Il nuovo Ponte di Genova dimostra che siamo in grado di cogliere questa sfida. Webuild, insieme con la filiera tutta, con il Commissario alla Ricostruzione, Fincantieri, Italferr e Rina, ha realizzato un'opera all'avanguardia in termini di qualità, sostenibilità, sicurezza. Lo ha fatto bene, in tempi record, nel rispetto delle regole europee. Un modello virtuoso che ha funzionato a Genova e che può essere replicato, se applicheremo nella realizzazione delle opere un approccio collaborativo esteso, basato su una corretta remunerazione delle prestazioni, una equilibrata ripartizione dei rischi, un team di progetto integrato. La coesione nella ripartenza, tra pubblico e privato, è ciò di cui necessita l'Italia".

Nell'ambito dell'evento, è stato possibile visitare la sala immersiva multimediale "Modello Genova", allestita da Webuild con il Comune di Genova per rivivere in trasparenza le fasi salienti della realizzazione del nuovo ponte. Un racconto virtuale immersivo che racconta lo sforzo corale di un cantiere, una città, un Paese (link di accesso alla sezione del sito dedicata, disponibile qui).

Webuild è leader mondiale nel settore delle infrastrutture sostenibili, con una presenza in 50 paesi e un track record che include la realizzazione di circa 80.300 km di strade e autostrade e 946 km di ponti e viadotti. Il Gruppo Webuild vanta una esperienza accumulata nella costruzione di circa 300 grandi opere stradali e ferroviarie con ponti e viadotti nel mondo e ha già realizzato opere iconiche come il Viadotto skytrain della Sydney Metro Northwest in Australia e l'iconico Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia, veri simboli di innovazione.

fch

(END) Dow Jones Newswires

September 27, 2021 12:01 ET (16:01 GMT)