Infrastrutture: la risposta sostenibile alla carenza di acqua nel mondo

22 marzo 2021 - Più di un miliardo di persone, di cui un terzo costituito da bambini, non dispone di risorse d'acqua sufficienti per i propri bisogni quotidiani.
Una delle ultime ricerche dell'UNICEF intitolata 'Water Security for All' indica nel cambiamento climatico e nella crescita della popolazione due tra le principali cause del problema, oltre alla carenza di infrastrutture adeguate per la gestione efficiente delle acque.
In occasione della 'Giornata mondiale dell'acqua' l'ONU invita a riflettere sul valore dell'acqua e sulla necessità che l'acqua diventi bene disponibile per tutti. Questo traguardo può essere raggiunto anche grazie a infrastrutture costruite per raccoglierla, gestirla, trattarla, pulirla e distribuirla per gli utilizzi finali.

Il Gruppo Webuild insieme alle sue società Lane e Fisia Italimpianti hanno, in questo senso, un ruolo da protagonista mondiale nel panorama delle infrastrutture nel settore Acqua, con progetti in corso sull'intero ciclo idrico, dalla produzione di acqua potabile, alla costruzione di dighe per finalità irrigue, al trattamento finale delle acque reflue.

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La diga di Neckartal - Namibia
Non c'è posto in cui si possa meglio apprezzare l'acqua come nel deserto. Uno dei più aridi deserti si trova in Namibia. In questo Paese, l'umidità non supera l'1%, e durante alcuni mesi le piogge torrenziali causano enormi inondazioni. Ed è proprio in questi periodi che la diga del Neckartal fa la sua parte. Situata sul Fish River nel sud della Namibia, la struttura recentemente completata da Webuild interrompe il corso delle acque durante la stagione delle piogge creando, così, un invaso da circa 40 chilometri quadrati, con una capacità di 857 milioni di metri cubi, l'equivalente di 300.000 piscine olimpioniche. L'acqua, trattenuta dal serbatoio e poi fatta defluire, aiuta a produrre elettricità attraverso due turbine, oltre a contribuire ad alimentare una rete di irrigazione per coprire 5.000 ettari di colture di agrumi.

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Anacostia River Tunnel e Northeast Boundary Tunnel - Washington DC, USA
In alcune aree degli Stati Uniti le piogge sono molto più abbondanti e alcune città come Washington, D.C. stanno investendo molto nell'espansione di capacità del sistema fognario per evitare inondazioni e il conseguente inquinamento dei fiumi durante i temporali. Proprio a Washington D.C., quando la rete fognaria della città è quasi al collasso, scarica nei fiumi una mix di acqua piovana non trattata - fenomeno noto come traboccamento combinato delle acque reflue - con conseguenti rischi per la salute pubblica. Per risolvere questo problema è stato avviato il Progetto 'Clean Rivers' della DC Water, di cui fanno parte i due progetti realizzati dal Gruppo Webuild, l''Anacostia River Tunnel', con la costruzione di un tunnel idraulico lungo 3,8 km che si sviluppa in gran parte lungo il fiume Anacostia, un affluente del fiume Potomac, e un secondo progetto di tunneling, il'Northeast Boundary Tunnel' , con l'obiettivo generale di ridurre del 96% il volume delle acque reflue finite nei fiumi.

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Impianto di recupero ambientale Riachuelo - Argentina
A proposito di acque inquinate, ce ne sono poche così tossiche come quelle del fiume Riachuelo, in Argentina. Solcando il sud di Buenos Aires, il Riachuelo ha subito per circa un secolo lo scarico indiscriminato di rifiuti industriali di ogni tipo. Le sue acque sono così sporche che il rischio di avvelenamento da piombo è altissimo. Con l'aiuto della Banca Mondiale, il governo argentino sta portando avanti un progetto globale per ripulire il fiume e rendere le sue rive un luogo sicuro e sano in cui vivere e lavorare. Il Gruppo Webuild sta realizzando il progetto che prevede la realizzazione di un pozzo di carico quadri-lobulare di circa 50m di profondità, un tunnel emissario subfluviale di 12 km di lunghezza e 4.3 m di diametro interno, con 34 diffusori verticali da realizzare nell'ultimo chilometro e mezzo di tunnel, mediante una tecnologia innovativa denominata 'Riser Concept'. Il Progetto ha una forte valenza ambientale e sociale in quanto consentirà di risanare il bacino imbrifero Matanza - Riachuelo, interessato, oltre che da un forte sviluppo urbano, anche dalla presenza di un elevato numero di attività industriali. Anche Fisia Italimpianti si è unita allo sforzo. La società del Gruppo Webuild sta costruendo un impianto di pre-trattamento delle acque reflue vicino al punto in cui il fiume sfocia nel River Plate. L'impianto riuscirà a processare 27 metri cubi di acqua al secondo e diventerà uno dei più grandi al mondo in termini di capacità.

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Impianto di dissalazione di Jebel Ali M - Dubai, Emirati Arabi
Le acque di Dubai, la città più grande degli Emirati Arabi Uniti, seppur non molto inquinate vengono costantemente monitorate per soddisfare le esigenze dei suoi quasi 3 milioni abitanti. La città ha inoltre previsto un sistema di produzione di acqua ad uso umano dalle acque del mare, attraverso il processo di dissalazione. Uno degli impianti adibiti alla dissalazione si trova nello stabilimento diJebel Ali M, il più grande impianto degli Emirati Arabi Uniti costruito con il contributo di Fisia Italimpianti. L'impianto ha dimensioni enormi ed è un'icona del settore con una capacità di 140 milioni di litri d'acqua al giorno. Ciascuna delle sue otto unità di dissalazione può produrre 80.000 metri cubi di acqua al giorno. Fornendo oltre il 90% dell'acqua potabile della città, lo stabilimento di Jebel Ali M è fondamentale per supportare l'ambizione di Dubai di diventare un hub internazionale per il commercio e il turismo.

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Diga idroelettrica di Rogun - Tajikistan
L'acqua, come sappiamo, è anche fonte di energia rinnovabile. In Tagikistan Webuild sta costruendo la diga idroelettrica di Rogun, asset centrale per lo sviluppo economico di un Paese in cui 8 milioni di persone vivono in povertà e dove soltanto il 7% di terra è coltivabile. Situata sul fiume Vakhsh nel Pamirs, la diga idroelettrica di Rogun diventerà la più alta al mondo con i suoi 335 metri e sfrutterà le acque glaciali per generare fino a 3.600 MW di elettricità pari a tre centrali nucleari.

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Impianto idroelettrico di Snowy 2.0
L'acqua è anche fonte di energia pulita e rinnovabile, utile a ridurre l'utilizzo del carbone per produrre elettricità. In Australia, Webuild in joint-venture con alcuni partner sta scavando il primo di una rete di tunnel per Snowy 2.0, il più grande progetto idroelettrico del paese, che genererà energia sufficiente per alimentare 200 milioni di lampadine. Snowy 2.0 aumenterà di 2.000 MW la capacità di generazione di energia elettrica del sistema Snowy Mountains Hydro-electric Scheme, che si aggiungeranno agli attuali 4.100 MW. Il nuovo impianto triplicherà la capacità di pompaggio del sistema attualmente impiegato per coprire il fabbisogno energetico in caso di picchi di domanda o di carenza di approvvigionamento da altre fonti rinnovabili, come la eolica o quella solare.