Milano, 23 marzo 2021 - 'Sostenibilità per il nostro Gruppo significa prima di tutto dare lavoro, specialmente in un periodo di emergenza come quello che stiamo vivendo. L'Italia ha bisogno di un piano a breve e di una visione a lungo termine, e la priorità assoluta è oggi ridare fiducia a due milioni e mezzo di persone che non hanno più un lavoro o rischiano di perderlo', così Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild, in un'intervista al programma Il Mix delle Cinque, condotto da Giovanni Minoli su Rai Radio1.

Una priorità che, secondo Salini, parte dal Sud Italia, 'la parte del Paese che soffre di più. Dobbiamo tenere a mente che ci troviamo in una tempesta mai affrontata prima, e per questo dobbiamo agire in modo emergenziale. Il Paese si è accorto per esempio di quanto il nostro sistema sanitario sia fragile, e per essere resilienti nel futuro dobbiamo investire oggi, non aspettare che succeda qualcosa di terribile domani'.

Una situazione di emergenza che gli investimenti in infrastrutture possono contribuire a superare. 'Il Paese ha bisogno di un grande piano di investimenti in infrastrutture che ne rilanci la competitività, la sostenibilità e soprattutto la domanda. Ci troviamo spesso in condizioni di carenza idrica al Sud, quando con i nostri impianti di dissalazione abbiamo dato acqua potabile a tutto il Medioriente, 40mila fabbricati scolastici non hanno l'abitabilità, viaggiamo ogni giorno su infrastrutture obsolete che richiedono ingenti investimenti in manutenzione ad oggi insufficienti, riceviamo richiami per lo stato inadeguato delle nostre carceri e non possiamo utilizzare opere incomplete magari per la mancanza di un collaudo. In tema di grandi opere, come nel caso del Ponte sullo Stretto di Messina, sono soprattutto i costi del non fare a dover essere considerati'.

Ma il piano futuro di investimenti in infrastrutture del Paese, ha sottolineato Salini, non può basarsi solo sui fondi del Recovery Plan, da considerare come 'una parte del piano complessivo che va attivato a livello nazionale. Bisogna ricordarci che il Paese dispone di un bilancio che deve finanziare spese in conto capitale, e i miliardi in infrastrutture previsti dal Recovery Plan sono solo una parte di quello che avremmo speso in sei anni. Dobbiamo a tutti i costi fare sì che queste risorse non siano sostitutive ma addizionali a quelle di cui gia si dispone, in un grande piano coordinato, ed attivare meccanismi di utilizzo immediato non di blocco. Siamo in emergenza e dobbiamo agire di conseguenza per fare rapidamente'.

Un'emergenza che dal punto di vista sanitario potrà essere debellata grazie al piano vaccinale nazionale. 'Ci siamo resi immediatamente disponibili per estendere il piano vaccinale all'interno della nostra azienda in Lombardia, perché ognuno faccia la sua parte per vincere questa battaglia', ha concluso Salini.

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