MILANO (MF-DJ)--Il maxi-polo delle costruzioni potrebbe essere pronto ad allargarsi, anche se i termini della dell'espansione del perimetro sono ben diversi da quelli di un'operazione di vera e propria aggregazione.

Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza da più fonti finanziarie, Cmc Ravenna avrebbe bussato alla porta di Webuild per sottoporre al gruppo la possibilità di rilevare una serie di asset composti da alcuni cantieri internazionali, in un'operazione che se da un lato consentirebbe al gruppo guidato da Pietro Salini di crescere ulteriormente in ottica globale, permetterebbe soprattutto alla società cooperativa romagnola di reperire risorse da utilizzare per proseguire con il piano di concordato in continuità omologato a fine maggio 2020. Nelle sale operative le indiscrezioni circolano da tempo, anche se vi è molto riserbo riguardo gli asset che dovrebbero essere oggetto di trattiva. Una pista in questo senso potrebbe però trovarsi nel piano di salvataggio di Cmc Ravenna: all'epoca si era infatti parlato di una serie di dismissioni che vanno dalle partecipazioni sino agli immobili. Quanto alle prime, la priorità da piano è cedere quelle detenute negli Stati Uniti, quindi il 66,6% di DiFazio Industries Inc e probabilmente la LM Heavy Civil Construction (di cui detiene il 100%), mentre dovrebbero essere mantenute le attività, considerate molto redditizie, di Cmc Africa Austral Lda, maggiore impresa di costruzioni in Mozambico con circa 3.000 dipendenti e un fatturato di circa 100 milioni e una presenza anche in Malawi, Angola, Sudafrica. Così come poi vi sarebbe una serie di immobili ancora da sviluppare e altri di tipo industriale che paiono non essere più funzionali all'impresa.

red/lab

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0408:06 mag 2022


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May 04, 2022 02:07 ET (06:07 GMT)