Milano, 26 settembre 2020 - Nell'ambito dei vari giudizi in corso per il complesso contenzioso seguito alla costruzione ed alla consegna del nuovo canale di Panama, è stato emesso un lodo arbitrale dall'International Chamber of Commerce - ICC, parzialmente favorevole al consorzio dei costruttori, Grupo Unidos por el Canal ('GUPC') e ai suoi soci europei, tra i quali figura Impregilo.
Il Consorzio infatti ha presentato una serie di reclami nei confronti del committente, Autoridad del Canal de Panama ('ACP'), di cui questo arbitrato rappresenta solo uno dei tanti giudizi tuttora pendenti, per un valore pari a circa l'11,7% del totale delle domande formulate contro ACP.
I reclami oggetto del lodo appena emesso riguardavano in particolare la difformità del basalto rispetto alle qualità assicurate da ACP, i lunghi ritardi provocati da ACP nell'approvare la design formula per le miscele del calcestruzzo e la variazione delle condizioni per l'esecuzione di test di laboratorio in cantiere, per i quali nel periodo 2013-2016 il Dispute Adjudication Board ('DAB') aveva riconosciuto a GUPC un compenso ad oggi pari a circa Euro 227 milioni (di cui la quota spettante a Impregilo era pari a circa Euro 86 milioni), interamente incassati dal Consorzio. In ogni caso erano state prudenzialmente allocate le risorse finanziarie per far fronte alla restituzione delle somme previste, in ragione della natura provvisoria della decisione del DAB.
Il resto del contenzioso in essere riguarda l'aggravio di costi che GUPC ha dovuto sostenere a causa di alcune condizioni ingiustificate poste da ACP per il design dei lock gates e altri reclami riguardanti i costi della forza lavoro, e un gruppo di reclami di diversa natura, tra cui ritardi, interruzioni e accelerazioni dei lavori a causa di problemi verificatisi relativi a progettazione, lavori in calcestruzzo, movimenti terra, edifici e altre infrastrutture e altri problemi.
Inoltre, la Società ha in corso un arbitrato contro la Repubblica di Panama, amministrato dall'International Center for Settlement of Investment Disputes (ICSID), per le subite violazioni del Trattato Bilaterale sugli Investimenti in vigore tra lo Stato italiano e la Repubblica di Panama. La Società sostiene che la Repubblica di Panama abbia violato il principio di buona fede, abbia abusato dei suoi poteri sovrani, abbia discriminato la Società rispetto ad altri investitori, e aumentato l'onere finanziario dell'investimento che la Società ha posto in essere in territorio panamense. Il valore della disputa è ancora da definire, ma si stima di oltre 2 miliardi di dollari.

Il lodo in questione ha riconosciuto a favore di GUPC complessivi Euro 17,7 milioni circa, oltre alcune riserve i cui ammontari le parti devono negoziare nei prossimi 30 giorni lavorativi secondo le indicazioni del Tribunale Arbitrale e che, in assenza di accordo, verranno determinati con un lodo finale dal Tribunale Arbitrale stesso. La differenza tra le somme a suo tempo incassate da GUPC per le pronunce del DAB e quanto verrà riconosciuto a favore di GUPC dal lodo finale (importo tuttora da determinare) dovrà essere restituita a ACP da GUPC e dai propri soci europei (40,9% di pertinenza di Impregilo). GUPC e la Società confidano che tale restituzione abbia carattere temporaneo e che in esito al lungo iter degli arbitrati complessivamente pendenti le proprie ragioni saranno riconosciute.

La Società è orgogliosa di aver partecipato alla realizzazione di un'infrastruttura di fondamentale valore per il traffico mondiale quale il nuovo canale di Panama, una delle più grandi opere d'ingegneria mai costruite, sia in termini di complessità tecnica che di impatto sul commercio intercontinentale.Grazie al senso di responsabilità dei costruttori facenti parte del consorzio GUPC, che hanno consegnato il Progetto nel 2016, nonostante le controversie pendenti e gli extra costi, il Canale di Panama ha potuto avviare già dal 2016 le attività, incrementando in modo esponenziale gli introiti per il Paese centroamericano, cresciuti dai 2 miliardi di dollari l'anno del vecchio canale fino ai 3,5 miliardi di dollari complessivi del nuovo Canale, con previsione di raggiungere 5 miliardi nel prossimo quinquennio. L'imponente infrastruttura, oltre a generare benefici sul piano della sostenibilità ambientale, grazie a soluzioni all'avanguardia per il risparmio dell'acqua e il contenimento dell'anidride carbonica, rappresenta un'opportunità unica di sviluppo per Panama e per l'intero continente americano. Il nuovo canale ha registrato lo scorso 10 agosto, in soli quattro anni di operatività, il transito di 10mila navi New Panamax.

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