MILANO (MF-DJ)--"Una soluzione positiva per il Paese, per il nostro settore e per il sistema creditizio, che vedeva le banche a rischio di tensione sulle garanzie. Abbiamo dato continuità ai lavori e soddisfatto i tutti i creditori, un'operazione insomma, molto positiva per tutti".

Lo ha sottolineato in una intervista al Corriere della Sera Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, in merito al completamento del percorso di integrazione con Astaldi, che si e' conclusa due giorni fa con l'autorizzazione finale da parte del tribunale di Roma.

L'a.d. ha aggiunto che il Pnrr "per noi rappresenta uno sbocco

operativo e la possibilità di dimostrare nel nostro Paese le

competenze acquisite e raggiunte altrove, già quest' anno i ricavi

generati dal mercato italiano supereranno il 30% del totale del nostro

fatturato. Un valore destinato a mantenersi su questo ordine di

grandezza nell'arco del piano predisposto dal governo. Va tenuto conto

che questo è un Paese che in passato ha avuto un calo importante degli

investimenti in infrastrutture che, tra l'altro, con il passare del

tempo mostrano tutta la loro fragilità. Uno dei grandi temi è, dunque,

la manutenzione che impone un piano di interventi: noi, naturalmente,

siamo a servizio del Paese e potremmo fare il capo filiera per

declinare in concreto un progetto di sistema su questo versante».

Salini ha fatto tuttavia una "premessa: il Pnrr non può e non deve essere l'unico pilastro del piano italiano, non dobbiamo cadere in questo errore. Si tratta di uno strumento importante, ma va considerato come un indicatore di direzione, insieme al piano si realizzano delle riforme che sono indispensabili non per prendere i soldi del recovery fund, ma, perché sono vitali per il nostro sistema sociale e produttivo".

fch

(END) Dow Jones Newswires

July 30, 2021 03:49 ET (07:49 GMT)