Non è né una sorpresa né una tendenza emergente: è una fuga. Una lenta erosione del prestigio della Borsa di Londra, dove le IPO sono ormai rare. Cobalt Metals ha appena rinunciato. Anche Shein, osteggiato ovunque, ha finalmente voltato le spalle alla City. Quanto a Revolut e Klarna, le star europee, hanno occhi solo per l'America.
Perché New York? Perché sì. La spiegazione ufficiale è cortese: la società "vede nella quotazione americana un acceleratore per la propria missione". In altre parole: a Wall Street il denaro fluisce più liberamente, gli analisti sono più competenti e gli investitori sanno ancora come leggere un bilancio senza bisogno di un seminario ESG. Il nuovo regime della FCA, ideato per riportare le imprese sotto l'ala britannica, non sembra convincere.
Wall Street offre ancora qualcosa che Londra fatica a garantire: liquidità, visibilità e quella strana capacità di far credere che tutto è possibile, a condizione di crescere e senza necessariamente guadagnare denaro, almeno all'inizio. Il mercato americano premia l'ambizione, anche smisurata. Il mercato britannico, invece, preferisce dividendi rassicuranti e consigli di amministrazione che non si muovono troppo.
Per un'impresa come Wise, che mira a obiettivi ben più ampi dei semplici trasferimenti tra amici espatriati, rimanere confinata in un mercato timoroso è quasi una forma di masochismo. Londra dovrà insistere nel sostenere che le sue nuove regole sono eccellenti. Le aziende, dal canto loro, continueranno a ignorarle.