La China Securities Regulatory Commission (CSRC) consentirà ad alcune società con piccoli interessi immobiliari di raccogliere fondi vendendo azioni A, ma i proventi non potranno essere investiti nell'attività immobiliare, secondo quanto riportato dal China Securities Journal.
Per le aziende ammissibili, l'immobiliare non deve essere la loro attività principale e non deve contribuire a più del 10% dei loro profitti, secondo l'articolo.
Dalla fine del 2018, la Cina ha vietato alle società immobiliari o a quelle ad esse collegate di finanziarsi attraverso il mercato azionario nazionale A, incluse le IPO e le vendite di azioni aggiuntive o di follow-up.
Alcune società con attività legate al settore immobiliare, tra cui Zhongtian Financial Group Co Ltd, Jinan high-tech development co. ltd e Shenzhen New Nanshan Holding Group Co Ltd, hanno visto le loro azioni salire oltre il 5%. Gli analisti affermano che queste aziende probabilmente beneficeranno direttamente delle modifiche alle regole.
Hanno detto che la mossa potrebbe aiutare le aziende che hanno difficoltà a ottenere finanziamenti attraverso altri canali, e permettere loro di investire in altre aree dell'economia.
"La mossa mira a sostenere meglio il finanziamento reale delle aziende e a stabilizzare l'economia in generale", ha detto Liu Shui, analista della China Index Academy.
La CSRC non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento da parte di Reuters.
La banca centrale cinese e il regolatore bancario hanno adottato misure per alleviare la pressione sulla liquidità nel settore immobiliare, dove molte aziende stanno soffrendo per il crollo degli investimenti e delle vendite, oltre che per le montagne di debiti.
Pechino sta anche cercando di stabilizzare i mercati durante il Congresso del Partito Comunista in corso, politicamente importante.
Il settore immobiliare è cruciale per la stabilità politica ed economica della Cina: secondo gli analisti, gli immobili rappresentano circa il 40% del patrimonio delle famiglie e costituiscono circa un quarto del prodotto interno lordo del Paese, il più grande tra tutti i settori.