Introduzione

Zoetis propone una vasta gamma di vaccini, farmaci, antiparassitari, prodotti diagnostici, test genetici, soluzioni automatizzate per la raccolta delle uova o ancora tecnologie per l’allevamento di precisione.

Fonte: Zoetis

Zoetis è leader mondiale in materia, soprattutto sul mercato degli animali da compagnia (quello che offre il maggior potenziale di crescita) e il mercato americano (il più grande mercato mondiale).

Fonte: Zoetis

Circa la metà del fatturato proviene dalla salute degli animali domestici (il sottosettore a più forte crescita) e l’altra metà dal bestiame.

Fonte: Zoetis

Zoetis è stata per un bel po’ una filiale del gigante farmaceutico americano Pfizer, fino al 2013 quando è stata introdotta in Borsa a New York. Da allora l’azione ha avuto una fortissima valutazione di circa il 700% fino al massimo storico raggiunto a dicembre 2021 (249$) prima di diminuire un po’ nel 2022 (attualmente 170$).

Fonte: MarketScreener

Nel 2014 Zoetis si è consolidata acquistando le attività veterinarie di Abbott Laboratoires. Nel 2015 l’acquisizione di Pharmaq le ha permesso di assicurarsi un posto sul mercato dei vaccini per l’acquacoltura. Nel 2018, l’acquisizione di Abaxis le ha permesso di consolidare il proprio vantaggio nella diagnosi animale. La società fa leva sui suoi 65 anni di vita per continuare a innovare e proporre un servizio di qualità. La sua visione sul lungo termine è chiara: fare in modo che i prodotti e i servizi siano sempre più valorizzati da veterinari e allevatori in tutto il mondo.

Fonte: Zoetis

Il nucleo del motore

L’azienda realizza una crescita delle entrate di circa l’8% annuo da 10 anni (superiore al mercato della salute animale che è attorno al 4-5%) e del 22,7% del suo risultato operativo. Il rendimento per gli azionisti è stato del +400% in dieci anni contando il versamento dei dividenti e i riacquisti di azioni (con cui la società vuole continuare nei prossimi anni).

L’azienda ha saputo migliorare progressivamente la propria redditività passando dal 10,1% di margine netto del 2012 al 26,2% nel 2021. Possiamo anticipare una continuità in questa espansione dei margini, attualmente del 26%, al 29% entro il 2025. Inoltre, l’azienda riesce a convertire questi utili in denaro contante, il famoso free cash flow, che rappresenta ciò che Zoetis intasca in definitiva. Siamo a più del 22% di margine FCF.

La redditività economica e finanziaria è semplicemente impressionante. Su questo aspetto nessun titolo del settore si avvicina seppur lentamente. Parliamo di un ROE (Return On Equity) del 49% nel 2021 e di un ROCE (Return On Capital Employed) di circa il 27%. 

 

Fonte: MarketScreener

La salute finanziaria è solida con una leva ben gestita (rapporto debito/EBITDA inferiore a 1) e una generazione di free cash flow costante e in crescita da anni.

Prospettive

Zoetis ha concluso un altro trimestre solido, con una crescita dell’8% dei redditi operativi e del 9% della crescita operativa del risultato netto adjusted, grazie ancora una volta alla solidità del suo portafoglio di animali da compagnia. La diversità tra antiparassitari, prodotti dermatologici, vaccini e gli anticorpi monoclonali contro il dolore continuano a dimostrare la forte domanda da parte dei veterinari.

Zoetis deve tuttavia far fronte a sfide più o meno a breve termine, relative alla catena di approvvigionamento, dovute alla concorrenza dei generici e alla guerra in Ucraina. Il portafoglio dei prodotti per il bestiame ha avuto un calo del 6% a causa della lotta contro i prodotti suini in Cina. Ma gli attori della salute, soprattutto Zoetis, leader nella salute degli animali da compagnia, resistono meglio allo shock economico rispetto alle altre aziende. È un settore che può offrire rendimenti stabili sul lungo termine e che dovrebbe continuare ad avere vento in poppa. L’economia degli animali domestici ha resistito bene agli urti, segnando delle belle performance nelle ultime tre recessioni (2001, 2008 e 2020). Gli animali da compagnia fanno ormai parte della famiglia e, come tali, hanno la garanzia di ricevere cibo, cure mediche e sicurezza qualunque sia la situazione economica. In generale un animale adottato rappresenta 10 anni di compagnia; ciò assicura utili ricorrenti a questo mercato.

Tutto ciò è ancor più vero se consideriamo la solidità di Zoetis con il suo ampio portafoglio di prodotti (più di 300 prodotti per 8 specie) e la continua innovazione. Zoetis possiede una dozzina di blockbuster (Apoquel, Clavamox, Cerenia, Draxxin, Cytopoint, Convenia, ecc.) di cui ciascuno rappresenta un terzo delle vendite del proprio segmento. Il top 10 delle sue soluzioni genera il 40% del fatturato, assicurandole una certa diversità. Diversificato ma anche durevole. Questo prodotti continueranno infatti a prosperare ancora a lungo con un’età media di 29 anni per i 24 prodotti principali. Apprezzo che Zoetis investa molto in R&S (circa il 7% del suo fatturato). Tutti questi vantaggi ci portano a non preoccuparci per l’avvenire di Zoetis. L’azienda gode di un cosiddetto Wide Moat, ovvero di un vantaggio competitivo durevole grazie ai brevetti e alla reputazione della marca (attività intangibili), alla sua superiorità tecnologica e alla quota di mercato in numerosi settori (leadership), alle ottime relazioni con i veterinari e gli allevatori in tutto il mondo (effetto rete) e all’economia di scala che si è creata.

Fonte : Zoetis

Valorizzazione

Zoetis possiede dunque i tre elementi di qualunque società qualitativa che si rispetti: forte redditività, leverage ben gestito e ricorrenza dei risultati. In quanto tale, solo raramente è quotata a buon mercato. Con una capitalizzazione di Borsa di 79,5 miliardi di dollari (170$ per azione), il titolo si paga 36 volte gli utili programmati per il 2022. Apparentemente caro, ma comunque al di sotto della media storica a 40 volte. Mostra un FCF Yield del 2,4%, il doppio della media del settore della salute, ma in linea con il sottosettore della salute animale che offre una maggiore crescita.

La crescita durevole e la reputazione hanno un prezzo. In tal senso, supponendo che Zoetis mantenga una crescita del proprio EPS di circa il 15% annuo entro il 2025 (ragionevole approssimazione per DCF), il suo rapporto prezzo/utili 2025 sarebbe di 22 volte questi utili. Molti investitori dimenticano di proiettarsi su aziende dalla crescita durevole, ecco giustamente l’interesse di questo paragrafo e la ragione di una simile valorizzazione.

Conclusione

Siamo dinanzi a un leader incontestato sul mercato della salute animale, i cui fondamentali sono i migliori nel suo settore d’attività. La forte visibilità dei risultati, la redditività elevata e in crescita, nonché l’ottima gestione del leverage, ne fanno un titolo resistente agli imprevedibili cicli economici, soprattutto in caso di recessione o in un ambiente fortemente inflazionista come quello attuale. La valorizzazione è in linea con la qualità. Non vi è certamente margine di sicurezza, ma è il prezzo da pagare per la crescita durevole.